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Stefano Sensi, l’uomo ovunque dell’Inter di Conte

Fonte: profilo Twitter ufficiale @Inter

L’Inter guarda tutti dall’alto verso il basso dopo tre giornate di campionato. I nerazzurri viaggiano a punteggio pieno e, in attesa del match del Torino contro il Lecce, si godono la vetta solitaria. A trascinare la squadra di Antonio Conte ci sta pensando uno degli acquisti del mercato estivo. Non parliamo di Barella, Godín, Lukaku o Sánchez, bensì di Stefano Sensi. Arrivato dal Sassuolo in prestito per 5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 20, il giocatore classe ’95 si è imposto da subito come elemento fondamentale nello scacchiere del tecnico leccese.

Basterebbero i numeri a certificare l’importanza dell’ex Cesena per la sua squadra: due gol, un assist e un rigore procurato nelle prime tre uscite di campionato. All’esordio contro il Lecce ha siglato la rete del momentaneo 2-0 con un destro preciso dal limite dell’area a coronamento di una prestazione importante. Nel secondo turno in casa del Cagliari ha messo lo zampino al successo della Beneamata, prima piazzando l’assist per il vantaggio di Lautaro e poi procurandosi il rigore della vittoria con una bella incursione in area rossoblù. Nel mezzo anche una traversa centrata a Olsen battuto con un pregevole calcio di punizione dal limite dell’area.

Sabato sera contro l’Inter mister Conte lo schiera da trequartista al fianco di Politano e in appoggio all’unica punta Lukaku. Sensi fa quello che vuole con il pallone, centra un palo in un’azione simile a quella della sua prima rete in nerazzurro con il Lecce e costringe Musso a un intervento prodigioso su un calcio di punizione battuto ottimamente. Il gol decisivo ovviamente lo firma lui con quella che non è proprio la sua specialità: il colpo di testa. Il numero 12 compie un movimento da centravanti sul cross da destra di Godín, anticipando il diretto marcatore Rodrigo Becão (191 cm contro i 168 di Sensi, ndr) e impattando alla perfezione la sfera che tocca la traversa prima di finire nel sacco.

Mezzala, regista o trequartista, riesce a mantenere sempre un livello di prestazioni elevato. Insomma, Stefano Sensi è l’uomo ovunque dell’Inter. “È un ragazzo che vede il calcio, non gli devo spiegare le cose più di una volta”, questo il giudizio di Antonio Conte che si gode il suo nuovo pupillo. Sì, perché l’ex Sassuolo sta diventando giorno dopo giorno sempre più indispensabile per il gioco del tecnico classe ’69. Domani sera ci sarà l’esordio in Champions League contro lo Slavia Praga, un palcoscenico di prestigio per Sensi che punta a consacrarsi come uno dei migliori centrocampisti in circolazione. E pensare che il suo acquisto era passato in sordina tra la telenovela Barella, l’affare Lukaku e il colpo last-minute Sánchez.

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