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La Fiorentina all’esame Juventus. La panchina di Montella è sempre in bilico

Fabrizio Andrea Bertani / Shutterstock.com

Ancora due giorni alla ripresa del campionato. La sosta delle nazionali e le ultimissime ore di mercato hanno accompagnato i tifosi in questi primi giorni di settembre, ma ora si può tornare finalmente a parlare di Serie A giocata. La terza giornata propone per i sostenitori gigliati uno dei match più sentiti a Firenze: la sfida con gli acerrimi rivali della Juventus. Una gara che negli ultimi anni è diventata proibitiva per la caratura dell’avversario, anche se la presenza dei bianconeri all’Artemio Franchi ha portato i giocatori in campo a dare quella spinta in più.

Sarà il primo Fiorentina-Juventus targato Commisso. Un presidente che ricorda per atteggiamenti tantissimi presidenti tifosi di un tempo come Rozzi, Anconetani per citarne alcuni. Una passione importante, un personaggio in grado di stare con la gente, come ha sottolineato Antognoni, e mischiarsi tra i tifosi tralasciando le differenze di ruoli nell’intera struttura fiorentina. Conquistare l’intera piazza e mettere a tacere anche i più pessimisti non è facile, servono vittorie e trofei e per il momento il bilancio non è dei migliori. La Fiorentina latita, il punteggio è ancora a zero nel tabellino delle vittorie e le prossime due gare in programma rischiano di relegare la squadra in fondo alla classifica. Antognoni però ha sottolineato, come hanno fatto molti, che la squadra viene da una rivoluzione e in queste condizioni non è facile partire bene. Sono arrivate inoltre ulteriori facce nuove e questo obbligherà Montella a uno sforzo ulteriore. Il tecnico gigliato però si porta dietro il pesante fardello del rendimento del girone di ritorno dello scorso anno. Il suo futuro è critico e, anche se le prossime due gare sono di coefficiente di difficoltà elevato, la sua panchina rischia grosso.