Domenica scorsa, il tripudio del pubblico di Monza ha raggiunto i suoi livelli più alti grazie al talento e alla tenacia di Leclerc. Ma oltre alle urla per la Rossa, il pubblico italiano ha esultato anche per la straordinaria gara di Antonio Giovinazzi. Il numero 99 dell’Alfa Romeo ha raggiunto il proprio migliore risultato in carriera, proprio sulla pista che ogni italiano ama più di tutte: nono posto e due punti in saccoccia.
Dopo le fatiche dei primi Gran Premi, spesso conditi anche dalla sfortuna, Giovinazzi è arrivato al Gran Premio di Italia con le spalle pesanti per l’immensa delusione di SPA. Sul circuito belga, solo una settimana prima, Antonio ha perso la sua monoposto a un giro dal traguardo: dritto nel muro e ottavo posto sfumato. Quelli di questo tipo sono bocconi amarissimi, ma se stai e vuoi restare in Formula 1 devi saper ingoiare anche questo e ripartire. E devi dimostrare di saperlo fare. Per Giovinazzi l’appuntamento per dimostrarlo è arrivato subito: Gran Premio di casa.
In qualifica il Q3 è sfuggito a Giovi di soli 2 millesimi, ma i problemi del compagno di squadra Raikkonen gli hanno permesso di partire decimo. La gara è stata di altissimo livello: nono posto e “tutti pazzi per Giovinazzi”. Già durante il venerdì e il sabato gli spalti sono stati costernati dai tifosi di Antonio, visibilmente emozionato nel passeggiare fra così tante bandiere italiane. La domenica, poi, i tifosi hanno avuto fiato per urlare anche per Giovi, che ha dimostrato di saper digerire i bocconi amari che la Formula 1 ti offre.
Dopo 13 anni, Giovinazzi riporta un italiano in zona punti nel Gran Premio di Italia. Anche ieri Antonio ha dimostrato a tutti gli scettici che si merita di correre in Formula 1, perché non ha solo talento – indubbio, visto che ormai spesso lo vediamo al pari di Kimi – ma anche la forza, il coraggio e la tenacia per fare a pugni con le sfide del circus. E grazie ad Antonio l’Italia può sperare di avere un sedile in Formula 1 per i prossimi anni. Ma soprattutto Giovi è un pilota italiano nel carattere: pieno di passione per questo sport e di amore per il colore rosso. Per questo tutta Monza lo ha spinto e ha esultato per lui.
E quindi, nonostante il compagno di squadra campione del mondo, la competitività dei suoi avversari, la sfortuna e l’inaffidabilità dell’Alfa Romeo, le penalità, gli errori ingenui, i bocconi amari da digerire, Antonio Giovinazzi sta riuscendo a farci emozionare tutti. Dopo anni l’Italia torna ad avere un pilota italiano in Formula 1: adesso possiamo continuare a farci trascinare dalla sua grinta e dalla sua passione, che è ancora quella di un bambino che sogna sventolando una bandiera rossa nel salotto di casa.