Home » SBK che Passione – DORNA, che intenzioni hai?

Immagine tratta dalla Pagina Ufficiale Facebook di Jonathan Rea

Mondiale SBK 2019, 10/a tappa, Gran Premio del Portogallo, sul circuito del Portimao. Il nordirlandese Johnny Rea su Kawasaki ipoteca il suo quinto titolo consecutivo nel Mondiale delle Derivate di Serie affermandosi sia in gara-1 che in Superpole Race e conquistando un buon secondo posto in gara-2. Ma finalmente è ritornata in auge anche Alvaro Bautista. Lo spagnolo ha dato subito prova di voler onorare le ultime gare in sella alla Ducati imponendosi in gara-2, ma con un quarto posto in gara-1 e un terzo in Superpole Race frutto di poderose rimonte dopo guai in partenza. Completano il quadro i due secondi posti di Chaz Davies su Ducati sia in gara-1 che in Superpole Race e un podio a testa per i centauri della Yamaha: Van der Mark è terzo in gara 1, Lowes ottiene lo stesso risultato in gara-2. A tre tappe dalla fine (la prossima in Francia a Magny Cours il 28 e 29 settembre) e cioè a 9 gare dal termine, con un bottino di 186 punti a disposizione, sono 91 le lunghezze di vantaggio di Rea su Bautista, 490 contro 399.

Questo il lato sportivo. Ma il Gran Premio del Portogallo passerà alla storia come il primo GP “forzatamente oscurato” in Italia, almeno per quanto riguarda l’aspetto della trasmissione in diretta. Il perché è presto detto. La corsa lusitana si è disputata in contemporanea con il Gran Premio d’Italia di Formula 1, tenutosi sul circuito di Monza. E la DORNA, l’organizzatrice del Mondiale delle Derivate di Serie (e della MotoGP) non ha prudenzialmente rivisto gli orari delle gare per evitare concomitanze. No, ha testardamente deciso di andare “uno contro uno” con l’ingombrante concorrente motoristico, confermando il via alle ore 15 con la Formula 1 in pista alle 15:10.

Risultato? Tv8, l’emittente italiana che detiene i diritti del Mondiale SBK ma che trasmette in chiaro anche il GP d’Italia di Formula 1 ha giustamente – interessi del pubblico alla mano – optato per le gesta di Leclerc e soci, riservando alla SBK la differita delle ore 18. Quindi, chi voleva programmarsi una domenica tutta motori  ha dovuto godersi la Formula 1 con lo smartphone rigorosamente spento per evitare di ricevere notizie dal Portogallo, allo scopo di godersi la differita della SBK come fosse una corsa in diretta.

Un comportamento che però solo i puristi dei motori avranno rispettato in maniera ligia. La maggior parte degli appassionati non avrà resistito di dare uno sguardo con lo scopo di sapere come è andata, auto-infliggendosi in questo modo uno “spoiler“.

Una classica situazione dove sarebbe bastato far scattare la gara alle 14 di domenica e tutto questo non sarebbe accaduto. In casi simili in passato, la famiglia Flammini, la precedente organizzatrice del Mondiale delle Derivate di Serie, opportunamente organizzava gli orari delle corse per evitare qualsiasi tipo di concomitanza. Una decisione di buon senso che la DORNA ha preferito non applicare. E non è la prima volta che l’organizzatore spagnolo opta per scelte del genere che penalizzano indubbiamente la visibilità e la diffusione della SBK.

A questo punto, la domanda – come direbbe Lubrano – sorge spontanea. Si è deciso di affossare definitivamente questo campionato con cervellotiche disposizioni? Ai posteri l’ardua sentenza.