È stata scritta in Francia, stavolta, una nuova, vergognosa pagina di odio e omofobia. Nel corso della sfida di Ligue 1 tra Nizza e Olympique Marsiglia, la gara è stata improvvisamente sospesa dall’arbitro Turpin al 27′, con i giocatori che hanno lasciato per circa 10 minuti il terreno di gioco. E mentre gran parte del pubblico guardava stupito il campo, senza riuscire a capire cosa stesse accadendo, piano piano tutti si hanno cominciato a rendersi conto del motivo che ha portato il direttore di gara a prendere questa decisione sacrosanta.
Sugli spalti dell’Allianz Riviera sono infatti apparsi ben due striscioni omofobi, immediatamente immortalati e trasmessi dovunque sul web. Il primo recitava “Bienvenue au groupe Ineos: à Nice aussi on aime la pédale! (“Benvenuto al gruppo Ineos: anche a Nizza amiamo il pédale”, un riferimento sia ai nuovi proprietari dei rossoneri, l’INEOS, ma anche un nome peggiorativo per una persona omosessuale), mentre il secondo, comparso poco dopo, è un messaggio alla Lega francese : “Spalti pieni per uno stadio più gay”.
La decisione di Turpin, istruito assieme agli altri arbitri francesi a inizio stagione di mostrarsi inflessibili di fronte a insulti razzisti e omofobi, è stata immediata, visti anche i ripetuti richiami da parte dello speaker. Una presa di posizione forte per mostrare che nel calcio non c’è spazio per l’odio dagli spalti. E ai giocatori come Cyprien, che si chiedono “sono contro tutte le discriminazioni, ma interromperemo tutte le partite ogni volta che degli idioti agiranno così?”, l’unica risposta può essere una soltanto: contro omofobia e razzismo non c’è spazio per l’indifferenza.