Maria Konnikova e la Divina Commedia a memoria: “Mi serve per il poker”
Chi la conosce sa che parla 6 lingue, ma si guarda bene dal farlo al tavolo da poker, dove fa finta di non capire i suoi avversari per vincere. Maria Konnikova è un genio, una mente sensazionale che si esalta quando gioca a Texas Hold’em. Conosce inglese, russo, francese, spagnolo, persiano e italiano, scrive libri e fa la psicologa, ma soprattutto vince nel poker. “Un gioco di cui non sapevo niente, ma dopo la prima volta che ho giocato sono impazzita. Mi è capitato una volta di essere in ascensore con dei russi e uno di loro parlava del bluff che mi aveva appena fatto senza capire che io stavo comprendendo tutto. Sono rimasta impassibile ed è stato divertente”.
GENIO Maria, che non conosce limiti alla cultura, ha imparato la Divina Commedia in italiano, lingua che parla in maniera fluida e capisce totalmente. “Era giusto impararla in lingua originale, parliamo di un’opera che ha fatto la storia della letteratura. Quando ero piccola mia madre leggeva i poemi russi per farmeli imparare e così ne memorizzavo uno a settimana. Era un esercizio per stimolare la memoria, penso sia servito”. Innamorata dell’Italia, Konnikova ha visitato quasi tutto il nostro paese: “Roma, Firenze, Napoli, la Costiera Amalfitana, ma mi manca Venezia e soprattutto la Sicilia. Devo andare il prima possibile”. Maria conosce l’italiano talmente bene che sconsiglia di bere i caffè all’EPT di Barcellona, uno dei tornei PokerStars più importanti al mondo. “Li fanno molto meglio ad Amalfi”. E gli italiani al tavolo la esaltano. “Quando gioco con i tedeschi non esultano mai. Invece con gli italiani ci si diverte sempre. Al tavolo fanno tantissimo rumore e chiasso e ogni mano sembra la finale di coppa del mondo. Lo trovo estremamente divertente”.