Primo Piano

Eredivisie 2019/2020: si alza (finalmente) il sipario

Con l’anticipo in calendario stasera tra Zwolle e Willem II parte ufficialmente in Eredivisie la caccia all’Ajax di Erik ten Hag, che ha inaugurato la stagione con il netto 2-0 su un PSV Eindhoven al momento travolto da mille difficoltà e incapace di opporsi ai Lancieri, vittoriosi con il gol lampo di Kasper Dolberg e il raddoppio  di Daley Blind a inizio ripresa.

Ai nastri della stagione 2019/2020 la compagine di Amsterdam si presenta rafforzata paradossalmente (ma nemmeno troppo) in primis dalle mancate cessioni: se infatti la perdita di Matthijs De Ligt (volato a Torino) è insostituibile in valore assoluto, pur se con ancora un mese di mercato abbondante sembrano scongiurate le partenze di giocatori del calibro di Hachim Ziyech, Dušan Tadić, Donny van de Beek (che radiomercato da però pericolosamente vicino al Real Madrid) e Nicolás Taglifico. A questo si deve aggiungere che Overmars e van der Sar non si sono fatti trovare impreparati davanti all’addio di de Ligt: parte della vagonata di denari versati nelle casse olandesi dalla Juventus infatti è stata prontamente dirottata sugli acquisti di Kik Pierie (elegante e promettentissimo stopper proveniente dall’Heerenveen), Lisandro Martínez ( (arrivato per 7 milioni dal Defensa Y Justicia), Edson Álvarez (maggiore indiziato a sostituire de Ligt e pagato 15 milioni al Club America), oltre a Lisandro Magallán già sbarcato ad Amsterdam lo scorso gennaio.

Una batteria di stopper che a fronte di un’uscita ha fatto registrare ben tre ingressi, cui tra gli altri si aggiungono quelli di Răzvan Marin chiamato a fare le veci di Frankie de Jong, oltre che quello di Quincy Promes arrivato a rimpolpare un attacco oggi intonso rispetto alla scorsa stagione ma che nelle ultime settimane di mercato potrebbe vedere i Lancieri salutare davanti ad una folle offerta uno tra David Neres e Ziyech. La garanzia, in ogni caso, in casa Ajax rimane Erik ten Hag.

Meno sereni, anzi decisamente tormentati, gli animi in casa PSV Eindhoven. Dopo aver sognato a lungo il titolo al primo tentativo, Marc van Bommel ha dovuto digerire un doloroso secondo posto in Campionato, fonte di aspre critiche per una squadra che spesso e volentieri si è rivelata molto pratica ed efficace ma meno spettacolare dell’Ajax. La sessione di calciomercato in corso d’opera ha portato alla corte dell’ex-centrocampista del Milan Bruma dal Lipsia, ma da Eindhoven se ne sono andati due dei migliori interpreti della scorsa stagione: Angeliño, tornato al Manchester City, e Luuk de Jong ammaliato dal Siviglia. Da Sadílek a Malen, passando per Lammers e Inhattaren, non manca il talento a disposizione di van Bommel, che ha anche rafforzato la difesa con gli innesti di Baumgartner (10 milioni per il centrale dello Stoccarda), Lato e Boscagli (che dovranno far dimenticare Angeliño), ma le turbolenze di uno spogliatoio ancora lontano dall’aver staccato le orecchie da radiomercato e deluso per la bruciante eliminazione patita in Champions League per mano del Basilea portano il PSV Eindhoven verso l’inizio di un Eredivisie che rischia di rivelarsi molto complicata per van Bommel, almeno in avvio.

Accanto ai Boerens, per i motivi sopra citati, si colloca il Feyenoord. Salutato con calorosi ringraziamenti Giovanni van Bronckhorst, i Rotterdammers accolgono Jaap Stam capace di conquistare la fiducia della dirigenza biancorossa grazie all’ottimo semestre alla guida dello Zwolle, raccolto nei bassifondi dell’Eredivisie e portato ad una salvezza tuttosommato tranquilla. Nonostante un precampionato avaro di soddisfazioni il Feyenoord, rinforzato dagli acquisti a paramentro zero di Fer e Narsing ma costretto a salutare Vilhena volato a Krasnodar, sembra poter contendere al PSV Eindhoven il ruolo di anti-Ajax; i Lancieri, però, partono per distacco favoriti davanti all’intera concorrenza.

Dietro alle tre grandi storiche del calcio olandese, l’assembramento di squadre destinate a lottare per un posto ai playoff che mettono in palio un ticket per l’Europa League sembra tendenzialmente non presentare grandi variazioni. Desta molta curiosità l’Utrecht di John van den Brom, che però nella giornata di ieri ha incassato il primo grande fallimento della propria stagione subendo la clamorosa eliminazione in Europa League per mano dei bosniaci del Siroki Brijeg; tantissima la qualità a disposizione dell’ex-tecnico dell’AZ Alkmaar (eliminato al primo turno anche l’anno scorso con i Cheesefarmers, in quella circostanza per mano dei kazaki del Kairat), che potrà disporre tra i volti nuovi di Maher, Cerny (enfant prodige mai sbocciato in maglia Ajax), Dalmau oltre a calciatori già presenti come Gustafson, Kerk e van Overeem. Il posto di van den Brom ad Alkmaar è presidiato da Arno Slot, secondo di van den Brom nella scorsa stagione e capace di portarsi a casa lo scalpo dell’Häcken nel Turno Preliminare di Europa League; Stengs e Boadu, vecchi nuovi acquisti, le armi su cui i Cheesefarmers puntano per centrare un posto al sole nei Paesi Bassi. Di diritto nel novero delle pretendenti a un ticket da staccarsi tramite playoff trova posto anche il Vitesse di Slutsky, che tra i volti nuovi annovera un altro enfant-prodige in cerca di riscatto, Jay Grot, oltre che un Bazoer nel motore e Tannane arrivato dal Saint-Étienne.

Da decifrare le possibili velleità di ADO Den Haag, Groningen ed Heerenveen, segnate da pesanti uscite durante la campagna trasferimenti in corso ma apparentemente tranquille e distaccate dalla zona rossa: i gialloverdi dell’Aia hanno (ri)accolto Michael Kramer dovendo però registrare il probabile addio di El Khayati e quello certo di Sheraldo Becker, mentre a Groningen si rileva alla voce “addii dolorosi” quello di Jeffrey Chabot (oltre a quelli di Gladon, Mahi e Handwerker), volato a Genova sponda Samp proprio come Morten Thorsby, che per Genova ha lasciato Heerenveen. I Frisoni, che hanno perso in un colpo solo Pierie (Ajax), e in avanti Lammers (tornato al PSV Eindhoven per fine prestito), van Amersfoort (KS Cracovia), e Vlap (Anderlecht) hanno investito due milioni di euro abbondanti su Chidera  Ejuke, 21enne nigeriano capace di ben figurare in Norvegia con la maglia del Brann e chiamato all’impegnativa impresa di far dimenticare gli illustri predecessori assieme a una “conoscenza” del calcio italiano (che, invero, in Serie A il campo l’ha visto ben poco): trattasi di Jens Odgaard, volato in Frisia da Sassuolo per trovare gol e minuti sul rettangolo verde. Capace di entusiasmare l’Olanda per lunghi tratti della scorsa stagione, l’Heracles conferma nelle mani del tedesco Frank Wormuth il mandato anche per la campagna 2019/2020: se però da un lato le partenze di Dalmau, Kuwas e (probabilmente) Peterson significano il quasi azzeramento di uno degli attacchi più divertenti dello scorso Campionato, in soccorso del pubblico di Almelo sono arrivati Cyriel Dessers (in cerca di riscatto dopo l’esperienza all’Utrecht da dimenticare) e Mauro Júnior in prestito dal PSV Eindhoven pronti a ritagliarsi un posto nel cuore dei tifosi bianconeri.

L’Eredivisie ai nastri di partenza ritrova due compagini diventate storiche in epoche diverse, ma compagne nella risalita centrata la scorsa stagione: Sparta Rotterdam e Twente. Per i biancorossi, così come per i Tukkers, la speranza è quella che la stagione della risalita in Eredivisie coincida con il tranquillo mantenimento della categoria e forse qualcosina di più, che entrambe dovranno contendere al Venlo (che, nella parte destra della classifica, sembra avere qualcosa più della concorrenza) e PEC Zwolle. Stravolte dalla sessione di mercato in corso come Emmen, Fortuna Sittard ed RKC Waalwijk (la terza neopromossa), che assieme al gruppetto di cui sopra cercheranno  di evitare non più solo l’ultima piazza; anche per la diciassettesima classificata, infatti, da quest’anno si apriranno le porte degli inferi del calcio olandese.

Dopo due mesi resi lunghissimi dall’assenza di Mondiali o Campionato Europei, e riempiti quindi da amichevoli e rumors di mercato a pioggia, in Olanda si torna finalmente a giocare a pallone; non ci resta che goderci lo spettacolo.