Gli svalutati
Cambia tutto in fretta nel mondo del calcio, spesso inaspettatamente. Esattamente tre anni fa, nell’estate del 2016, un Higuaín fresco di record assoluto di gol segnati in un campionato di Serie A passa clamorosamente dal Napoli alla Juventus per 90 milioni di euro. In bianconero il Pipita va a creare una coppia d’oro con Dybala, stella dei bianconeri e secondo nella classifica marcatori con 19 reti. C’è un altro argentino tra i migliori bomber della stagione 2015-2016 ed è Mauro Icardi, autore di 16 marcature (saranno 24 la stagione successiva). In quell’estate la Juventus acquista anche Pjanić dalla Roma: questa cessione rafforza la posizione di Nainggolan, fulcro del gioco della formazione giallorossa. Nell’altra sponda della capitale, il giocatore cardine dei biancazzurri è Lucas Biglia, capitano e metronomo della squadra di Inzaghi.
A distanza di tre anni è eclatante notare come tutti questi giocatori (senza dubbio tra i migliori talenti della Serie A fino a tre anni fa), per svariati motivi, si siano clamorosamente svalutati. Ognuno di questi calciatori ha una storia diversa alle spalle ma tutti sono reduci da almeno una stagione deludente che ne ha deprezzato sensibilmente il valore del cartellino. Higuaín è passato dall’essere il miglior attaccante per distacco della Serie A all’essere un peso per la Juventus che, dopo averlo appioppato a Milan e Chelsea, continua a proporlo a chiunque abbia bisogno di un attaccante. Sicuramente il Pipita ha iniziato la fase calante della sua carriera ma, a 32 anni ancora da compiere, non è sicuramente catalogabile come “bollito” per l’età.
Diversa, molto diversa è la situazione di Dybala: la Joya ha deluso le aspettative nel corso dell’ultima stagione patendo oltre misura la presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo. La crescita esponenziale di Dybala nelle scorse stagioni aveva indotto tutti a pensare che fosse a un passo dal diventare uno dei cinque giocatori più forti al mondo ma così non è stato: fino all’anno scorso l’argentino non aveva prezzo sul mercato, mentre ora pare che possa essere scambiato alla pari con Lukaku. Una quotazione quindi tra gli 80 e i 90 milioni che sono tanti sì, ma non così tanti come ci si sarebbe immaginati fino a dodici mesi fa.
Chi ha almeno dimezzato il proprio valore di mercato è Icardi, protagonista di una delle più stucchevoli telenovele che il nostro calcio abbia mai visto. Se l’attaccante dell’Inter fino all’anno scorso poteva valere dai 90 milioni in su, in questo momento l’Inter fatica a trovare un acquirente anche per la metà di tale cifra tanto è pesante il fardello di polemiche e gossip che Maurito si porta dietro. Nessuno mette in dubbio il suo valore e la sua strepitosa capacità realizzativa ma portarsi a casa un giocatore che nell’ultima stagione ha giocato poco, segnato poco e fatto parlare tanto è un grosso rischio per qualsiasi squadra. Anche perché nel pacchetto ci sarebbe anche Wanda Nara, un procuratore che ha già dimostrato di poter essere destabilizzante per gli equilibri di un’intera società.
I dirigenti nerazzurri devono fare i conti anche con la grana Nainggolan: l’acquisto di punta della scorsa estate ha deluso su tutti i fronti e il nuovo mister Conte lo ha messo pubblicamente sul mercato senza troppe remore. I nomi a cui è accostato il Ninja in questi giorni la dicono lunga su quanto sia calato il suo rendimento nelle ultime stagioni: Fiorentina e Cagliari sarebbero state due piazze impensabili fino a dodici mesi fa ma ora sembrano le uniche plausibili, nonostante uno stipendio pesante che l’Inter potrebbe continuare a pagare in parte pur di piazzare il giocatore. Più che di parabola discendente, in questo caso si può parlare di crollo verticale.
Infine Biglia, il regista attorno al quale Fassone e Mirabelli volevano costruire il Milan nell’estate 2017-2018: in rossonero l’ex capitano della Lazio non ha mai brillato e la sua avventura sembra arrivata al capolinea. Il nuovo corso rossonero sembra voler premiare giocatori giovani e Bennacer è stato acquistato proprio per sostituire Biglia in cabina di regia. Ma quanto mercato ha Lucas? Le uniche voci su di lui, sino a questo momento, sono state quelle che lo accostano al Genoa, squadra che rappresenterebbe comunque un notevole ridimensionamento per il giocatore.
In tre anni la carriera di un calciatore può cambiare radicalmente ma era difficile immaginare un tale ridimensionamento per cinque giocatori così dominanti nella nostra Serie A: probabilmente tutti cambieranno casacca, restando in Serie A o migrando all’estero, sperando di recuperare lo smalto di un tempo.