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Chi può togliere il primato alla Juventus?

L’arrivo di De Ligt non è neanche la ciliegina sulla torta, manca più di un mese alla fine del mercato e la Juventus ha di fatto rivoluzionato il proprio essere, mantenendo quel fenomeno là davanti, cambiando stratega, rinforzando in modo incredibile il centrocampo, assicurandosi il miglior prospetto difensivo attualmente in gioco. Se la filosofia societaria era quella di strappare alla concorrenza i migliori, la Juve lo sta facendo alla grande. Regina in Italia, chissà: magari pronta stavolta per lanciare l’assalto all’Europa. Con Sarri in panchina la filosofia cambia: lavoro a lungo termine, preparazione mentale, messa a punto di ogni meccanismo. Un tipo di lavoro particolare: calcolato, preciso, studiato, strutturato.

Difficile prevedere altro se non il solito dominio, in Italia. È vero, l’Inter adesso ha Conte, che proprio un eterno secondo, per DNA, non è, però la differenza tra nerazzurri e bianconeri sembra enorme, giocatori alla mano, mercato fatto e da fare, seppur i colpi in canna di Ausilio sono tutto fuorché secondari (vedi Lukaku, che tra l’altro potrebbe perfino finire a Torino: sarebbe il colpo di grazia finale, suvvia).

A ogni modo, quest’anno la Juventus sembra abbia deciso di andare completamente all-in. Dopo l’approdo di Ronaldo, lo scorso anno di questi tempi, l’arrivo, esattamente un anno dopo, del capitano dell’Ajax semifinalista di Champions. E il mercato è addirittura da completare. Uscite in primis: con Mandžukić, Higuaín e Kean apparentemente lontani dai piani di Sarri, da una loro eventuale cessione si potrebbero aprire ulteriori situazioni in entrata.

Con queste premesse, e con un mese di trattative ancora davanti, la sensazione è che il divario tra Signora e concorrenza sia esagerato. Perfino più marcato rispetto alla scorsa stagione, quando da solo, Ronaldo aveva tracciato una linea divisoria netta tra Juventus e tutte le altre. L’affaccio sull’Europa della Juventus, ormai un dato di fatto. La sensazione è che una vera anti-Juve non esiste (cosa ovvia). Con queste premesse, però, neanche esisterà (cosa triste) negli anni a venire.