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Basta un attimo per cambiare la propria carriera. La storia di Bennacer, MVP della Coppa d’Africa

Fino a due anni fa Ismaël Bennacer era un calciatore sconosciuto, almeno per la stragrande maggioranza degli sportivi. Militava sì nell’Arsenal, ma aveva giocato solamente uno spezzone di gara in Coppa di Lega contro lo Sheffield Weds. Era uno di quei talenti che riempiono i settori giovanili delle squadre inglesi: in attesa della sua grande occasione, in attesa che il suo allenatore – in questo caso Wenger – si accorga di lui e gli faccia assaporare il gusto della prima squadra. I Gunners, che lo avevano prelevato dall’Arles-Avignon (squadra della città natale del centrocampista, Arles), decidono allora di mandarlo a fare esperienza: nell’inverno 2017 passa al Tours, in Ligue 2.

Ma l’anno della svolta, per Bennacer, è il successivo. Perché l’Empoli, fucina di talenti e famoso per lanciare calciatori nel grande calcio, intravede le sue potenzialità e lo acquista. Spende una cifra tutto sommato ragguardevole per le casse societarie, 1 milione di euro. Il suo arrivo non è di quelli strombazzati, nessuno lo ha praticamente mai visto giocare. Viene presentato come un calciatore di grande talento e tecnica, un mediano ancora tatticamente indisciplinato. C’è chi azzarda un suo possibile impiego come trequartista, ma il modulo adottato dall’allenatore Vivarini (3-5-2) non è adatto a questa soluzione.

Poi, con l’arrivo di Andreazzoli sulla panchina azzurra, cambia tutto. Superate le insidie iniziali e il tempo di adattamento alla nuova squadra, Bennacer viene impiegato con una certa costanza nel ruolo di mezzala. Si rivela uno degli artefici della cavalcata dell’Empoli, facendo valere le sue qualità tecniche. Ma per lui, nell’anno della Serie A, c’è un progetto diverso. Se vogliamo anche azzardato, ossia quello di spostarlo nel ruolo di regista. L’esperimento riesce e Bennacer si conferma come uno dei più positivi dei toscani. Seppur reduce da una retrocessione, il centrocampista algerino finisce nei desideri di molte squadre. Alla fine la punta il Milan, che se lo aggiudica per 16 milioni di euro.

Questa è la storia. Poi c’è il presente. Bennacer vince la Coppa d’Africa e viene eletto MVP della competizione. Tutto a un tratto quei sedici milioni sembrano pochi e i dirigenti del Milan, finiti nell’occhio del ciclone della critica per aver acquistato 2/3 del centrocampo dell’Empoli retrocesso, diventano lungimiranti. È il calcio, basta poco per cambiare le carte in tavola. Ismaël adesso avrà una responsabilità in più: non solo far ricredere chi non crede in lui, ma confermare quanto di buono fatto durante la Coppa d’Africa. Non sarà facile, ma al Milan il suo alleato principale si chiama Marco Giampaolo.