Daniele De Rossi e il Boca Juniors
Molti potrebbero pensare a un errore di battitura nel titolo, chiedendosi come mai non ci sia scritto “Daniele De Rossi al Boca Juniors”. Nessun errore invece, perché in questo caso più che mai parliamo della scelta di un giocatore di unirsi a un concetto più che a una squadra nel vero senso della parola. Non è il classico trasferimento, De Rossi infatti poteva benissimo fermarsi qui, invece ha deciso di provare l’esperienza argentina che voleva fortemente con tutto il suo cuore. Se proprio doveva separarsi dalla Roma, allora la squadra successiva sarebbe stata il Boca.
Daniele De Rossi è ormai a un passo dalla firma con il Boca Juniors, con l’ufficialità che per motivi burocratici avverrà non appena i gialloblù venderanno Nández (probabilmente al Cagliari). Nessuno, né in Italia né in Argentina, ha più alcun dubbio sul fatto che l’ex centrocampista della Roma giocherà alla Bombonera. Il contratto con gli Xenezies dovrebbe durare otto mesi, fino a marzo 2020 in modo da poter giocare la Copa Libertadores di quest’anno (gli ottavi di finale sono in programma la prossima settimana) e il campionato argentino. Gli Xeneizes infatti, dopo la bruciante sconfitta subita l’anno scorso in finale contro il River Plate, proveranno l’assalto al trofeo più importante del Sud America con una squadra ancora più forte: oltre a De Rossi hanno preso anche Salvio dal Benfica.
Dopo quest’esperienza De Rossi potrebbe ritirarsi definitivamente ed entrare nello staff di Mancini con la Nazionale. Il Boca era l’idea più romantica che ci fosse per l’ex capitano della Roma, come espresso più volte durante la carriera uno dei suoi sogni era giocare un Superclásico alla Bombonera prima o poi. Sogno ormai prossimo a diventare realtà.
I tifosi gialloblù intanto sono già in delirio in attesa di assistere in massa alla presentazione alla Bombonera e di poter acquistare la maglia numero 16. De Rossi diventerà così il primo giocatore nato in Italia a giocare nel campionato argentino (non contando ovviamente i calciatori “naturalizzati” o “oriundi”).
Questa è sicuramente la scelta migliore per chiudere una gloriosa carriera, controcorrente rispetto ai tanti giocatori che a fine corsa scelgono l’opzione economicamente più vantaggiosa tra Cina, Emirati Arabi e USA. De Rossi ha invece scelto di coronare il suo sogno e togliersi la soddisfazione di realizzarlo.