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Riparte domani la Super League svizzera: sarà sfida Basilea-YB

Riparte, domani sera, con  l’anticipo tra Sion e Basilea,  la Raiffeisen Super League svizzera. Sarà, come sempre, una lunga cavalcata: 38 giornate, che ci faranno compagnia da questo fine settimana sino a fine maggio, con la consueta sosta invernale tra dicembre e febbraio.

I pronostici dicono tutti che, con tutta probabilità, saranno Young Boys e Basilea le squadre di punta. Lo scorso anno non ci fu mai un vero e proprio duello: i gialloneri furono in testa dalla prima all’ultima giornata e, nonostante avessero sollevato il piede dall’acceleratore nelle ultime settimane (la certezza matematica della vittoria arrivò al 29° turno: una prima assoluta per il torneo svizzero, da quando esiste questa formula) hanno fatto il record di punti e di gol segnati.

I bernesi, secondo una politica che punta a monetizzare, cedendo i giocatori più importanti a squadre che militano in campionati di primi livello, quest’anno faranno a meno di elementi come Mbabu, Sow e Benito, oltre che del capitano Von Bergen, che ha deciso di chiudere la carriera.

Tuttavia, la società non è rimasta con le mani in mano: sono arrivati Vincent Sierro, che lo scorso anno fece un ottimo girone d’andata a San Gallo, Martins dalla Francia, oltre a Zesiger e a Spielmann, che già giocavano in Super League. Inoltre, il mercato non è chiuso e, se la squadra si dovesse nuovamente qualificare per la fase a gironi di Champions, non è detto che non arrivi ancora qualche elemento di rilievo.

I gialloneri, nel precampionato, hanno dimostrato di essere già in discreta forma, alzando, nei giorni scorsi, la Uhrencup, tradizionale e blasonato torneo internazionale estivo elvetico, giunto quest’anno alla 55° edizione. Calcio d’estate, ovviamente: ma un bel segnale alla concorrenza (7 reti segnate 1 sola subita in due incontri contro Eintracht e Cristal Palace).

Il Basilea, che avrà un inizio di stagione tutto in salita (debutto a Sion in campionato e poi trasferta a Eindhoven per i preliminari di Champions il 23) lancia il guanto di sfida, dopo aver attraversato una crisi societaria pesante, e della quale vi abbiamo parlato nelle scorse settimane.

I rossoblù hanno disputato un buon precampionato, con 4 vittorie su 5 amichevoli disputate. Ripartono dall’ottimo girone di ritorno dello scorso campionato, e da una primavera che ha regalato loro la vittoria in Coppa svizzera. Keller, dopo aver vinto lo scontro interno alla società con Streller, è ora atteso dai tifosi: non potrà sbagliare.

Il telaio della squadra renana è buono e collaudato ma, per vederlo terminato, bisognerà attendere il destino europeo. Con gli olandesi partono sfavoriti: però, l’undici elvetico ha esperienza e voglia di fare bene, oltre a essere già avanti con la preparazione. In definitiva, una sfida interessante.

Per il ruolo di terza forza, le pretendenti sono molte, come al solito. Certo, il Sion punta a un ruolo da protagonista. L’arrivo di Behrami va a completare un reparto avanzato e di centrocampo sulla carta decisamente interessante. Come sempre, la vera incognita sarà Constantin. Le Président è uomo, come sappiamo, poco paziente, e vuole vedere subito i risultati.

Quest’anno, in panchina, ci sarà Henchoz, autore del miracolo di salvare lo Xamax con le modalità che vi abbiamo raccontato negli ultimi mesi, oltre che nel pazzesco spareggio contro l’Aarau, con i due 0-4 in trasferta, e chiusosi ai calci di rigore. In Vallese sarà più dura, perché il tecnico dovrà, alcune volte, fare lui la partita, e non giocare solo di rimessa.

Tuttavia, come vi abbiamo raccontato in queste ultime stagioni, la Super League svizzera, con la sua formula particolare, con la sua classifica corta, che vede le squadre in lotta per l’Europa e quelle che si battono per non retrocedere in un fazzoletto di punti, sa essere imprevedibile. E il tecnico romando ha la grinta e la preparazione tattica per fare bene anche al Tourbillon.

Le altre partono abbastanza alla pari. Lugano, San Gallo, Zurigo, Thun e Lucerna si giocheranno un posto in Europa League, ma dovranno fare attenzione alle spalle. Le due romande, infatti, non sembrano aver troppa voglia di fare da materasso, anche se i rossoneri sembrano essersi indeboliti non poco rispetto alla scorsa stagione, con qualche partenza eccellente finora non sostituita con elementi allo stesso livello.

Le avversarie del Lugano hanno cambiato parecchio. Il Lucerna ha ceduto parecchi pezzi pregiati, anche se è arrivato Margiotta, ex Losanna e Juventus. Diverse sono state le promozioni dalla U21, secondo uno schema consolidato e che, negli ultimi anni, ha funzionato benissimo.

Il San Gallo ha fatto lo stesso, e si aspetta moltissimo soprattutto dal nuovo portiere Jonathan Klinsmann, figlio dell’attaccante campione del Mondo nel 1990 con la Germania. Lo Zurigo ha fatto un bell’incasso con la cessione di Odey, e sta aspettando di piazzare in entrata qualche colpo dei suoi, mentre il Thun ha ricomposto l’asse ticinese Tosetti-Rapp, protagonista del girone d’andata della stagione 2017/18.

Il Servette, invece, torna nella massima serie, dopo anni difficili, con l’intenzione di fare bene. Certo, lo scorso anno era più facile affrontare le squadre avversarie con spavalderia: quest’anno i Grénat partiranno da Berna, in una sfida che, curiosamente, contrapporrà le due vincitrici dei campionati professionistici elvetici.

La compagine ginevrina ha ritrovato la tranquillità economica, gioca in uno stadio bellissimo, e tutto l’ambiente ha voglia di ritrovare il posto che merita nel calcio d’élite elvetico. Non sarà facile: ma, a partire dal confermatissimo tecnico Geiger, i Grénat, che occupano un posto privilegiato nel nostro cuore dai tempi della frequentazione dell’Università sulle rive del Lemano, proveranno a tornare nel posto che loro compete per blasone e tradizione.