Home » Petrucci e gli altri emigranti di (non) successo

Tra i volti nuovi dell’Ascoli 2019/2020 c’è anche Davide Petrucci. Un nome e un cognome che probabilmente non tutti ricorderanno: centrocampista classe ’91, prodotto del vivaio della Roma, faceva parte di quel nutrito gruppo di calciatori che, al momento di firmare il loro primo contratto da pro, decisero di abbandonare l’Italia, attratti dalle sirene estere e più in particolare dell’Inghilterra. Era il 2008: Petrucci seguì le orme di Federico Macheda, che il Manchester United aveva soffiato alla Lazio l’anno prima, e firmò per i Red Devils.

Ma non furono gli unici calciatori ad essere attratti dal sogno inglese in quegli anni: dopo Samuele Dalla Bona, prelevato dal Chelsea nel ’98 e arrivato fino in prima squadra, ricordiamo Fabio Zamblera, sbarcato a Newcastle; ma anche Fabio Borini e Alberto Lupoli, che si accasarono rispettivamente al Chelsea e all’Arsenal. Per non scordare, poi, l’attuale numero uno dell’Atalanta Pierluigi Gollini, finito anche lui allo United (anche se “solo” nel 2012).

Ma, pur cominciando tutti in maniera positiva la loro avventura oltremanica, in poco tempo la loro carriera ebbe un brusco rallentamento. Come Zamblera, il cui caso è quasi paradossale: l’ex Primavera dell’Atalanta venne prestato due volte in Serie A (a Sampdoria e Roma), ma non riuscì mai a far vedere il suo talento. Tant’è che una volta scaduto il suo contratto con i Magpies, trovò posto solamente nelle serie minori del nostro paese. O come Lupoli, che attualmente gioca nella Fermana dopo aver girovagato un po’ per tutta Italia senza lasciare mai veramente il segno.

Macheda sembra aver trovato la sua dimensione nel Panathinaikos dopo un lungo peregrinare in giro: Sampdoria, QPR, Stoccarda, Doncaster, Birmingham City, Cardiff City, Nottingham Forest e Novara le sue destinazioni prima di approdare in Grecia. Ma la sua carriera, che sembrava dover fare il salto di qualità sotto la guida sapiente di Ferguson, è stata decisamente sotto le attese. Meglio invece Borini e Gollini, che hanno saputo rialzarsi e hanno ritrovato la Serie A.

Tornando a Petrucci, il centrocampista scuola Roma ci riprova con la maglia bianconera dell’Ascoli. Torna in Italia dopo più di dieci stagioni giocate all’estero. Dopo aver militato in Inghilterra (Manchester United, Peterborough e Charlton), Belgio (Anversa), Romania (Cluj) e Turchia (Rizespor) proverà a ripartire dalla Serie B. A 29 anni cerca la sua seconda chance, quella che hanno avuto in ben pochi.