Francia 2019 – Tutti i premi individuali alle giocatrici (e non solo)
Con la vittoria degli Stati Uniti per 2-0 sull’Olanda, i Mondiali Femminili di Francia 2019 sono arrivati al termine: vince il Team USA, seguito dalle sorprendenti donne di Wiegman, mentre la Svezia conclude al terzo posto, sconfiggendo l’Inghilterra. Ma oltre ai premi consegnati alle Nazionali, la FIFA ha annunciato anche tutti i riconoscimenti individuali per le migliori giocatrici della Coppa del Mondo Femminile: giocatrici che, da ora, entrano ufficialmente a far parte della storia del calcio femminile mondiale, finendo nel prestigioso albo d’oro dei Mondiali Femminili.
ADIDAS GOLDEN BALL – MEGAN RAPINOE (USA)
(Silver Ball: LUCY BRONZE; Bronze Ball: ROSE LAVELLE)
È Megan Rapinoe la miglior giocatrice dei Mondiali Femminili di Francia 2019: è il coronamento di una cavalcata trionfale per l’attaccante degli Stati Uniti, che corona il sogno di una vittoria storica per la sua Nazionale e che succede alla sua connazionale Carli Lloyd nell’albo d’oro di questo premio. La vittoria di Lione suggella un mese meraviglioso per la campionessa del Seattle Reign FC, vera trascinatrice della squadra di Ellis grazie alla sua classe cristallina e all’esperienza di un giocatrice che ha vinto tanto nella propria carriera.
Al secondo posto troviamo il terzino dell’Inghilterra Lucy Bronze, che chiude il suo Mondiale con numeri esaltanti dal punto di vista personale ma con una prestazione deludente della sua Nazionale, che ha terminato al quarto posto dietro alla sorprendente Svezia. Un gol e due assist in sette gare, ma anche tante giocate sopraffine e tanti contrasti a negare la gioia della rete a giocatrici di assoluto livello: la difensore dell’Olympique Lione ha dimostrato di essere un punto di forza della propria squadra.
Al terzo posto, infine, spazio per Rose Lavelle: la 24enne centrocampista del Washington Spirit è stata in grado di mostrare il definitivo salto di qualità, mettendosi a disposizione delle compagne in fase offensiva e anche difensiva, trovando gol e assist con una semplicità disarmante. Al suo primo Mondiale, è stata una delle grandi leader delle campionesse del Mondo, levandosi anche lo sfizio di segnare in finale. Segnatevi questo nome.
ADIDAS GOLDEN GLOVE – SARI VAN VEENENDAAL (OLANDA)
Sari van Veenendaal ha confermato una volta di più di essere uno dei portieri più forti del mondo: dopo diverse stagioni da protagonista tra i pali dell’Arsenal, per l’estremo difensore è arrivata l’occasione per prendersi i riflettori anche con la Nazionale olandese, diventando uno dei punti di forza della squadra di Wiegman. Con cinque gol subiti in tutto il torneo e tre gare con la porta inviolata, van Veenendaal si è aggiudicata così la palma di miglior portiere del torneo, anche grazie alla sua sicurezza e ai tanti interventi realizzati grazie ai suoi straordinari riflessi: nello storico secondo posto delle Olandesi, l’ex Utrecht e Twente è stata in assoluto una delle donne chiave.
PREMIO FIFA MIGLIOR GIOVANE – GIULIA GWINN (GERMANIA)
C’erano pochi dubbi su chi si sarebbe aggiudicato il premio come migliore giovane dei Mondiali: a soltanto 20 anni, Giulia Gwinn ha mostrato in Francia di che pasta è fatta, mostrandosi come una delle migliori nuove leve in circolazione. Nonostante la giovane età, il talento del Bayern Monaco ha conquistato il pubblico, segnando al suo esordio in Nazionale Maggiore contro la Cina e venendo scelta come Miglior Giocatrice della gara: con questo riconoscimento Gwinn è l’unica giocatrice a essere stata scelta come Miglior Giocatrice in un esordio in un Mondiale Under 17, Under 19 e Maggiore con la maglia di una nazionale.
PREMIO MIGLIOR MARCATORE – MEGAN RAPINOE (USA)
(Silver Boot: ALEX MORGAN; Bronze Boot: ELLEN WHITE)
Dopo aver conquistato tantissimi titoli a livello individuale e di squadra, Megan Rapinoe è riuscita a entrare anche nella storia dei Mondiali grazie alle sue reti: ben 6 i gol messi a segno dalla centravanti del Seattle Reign FC e co-capitana della Nazionale statunitense, seppur 3 da rigore, con il torneo in Francia che ha confermato il suo devastante killer instinct davanti alla porta e la sua scaltrezza in area di rigore. Pur in coabitazione con Morgan e White, Rapinoe è ormai una delle certezze offensive del calcio femminile mondiale.
PREMIO FAIR PLAY FIFA – FRANCIA
Per la Francia è stato un Mondiale deludente, terminato ai quarti di finale contro gli Stati Uniti di Morgan. Les Blues, però, chiudono il torneo come squadra più corretta: soltanto 5 gialli ricevuti e pochissimi falli commessi nelle cinque gare disputate, tanto da meritarsi il premio FIFA Fair Play e bissare il riconoscimento ottenuto già nello scorso Mondiale Femminile di Canada 2015. Un riconoscimento in parte fine a se stesso, ma il fattore Fair Play non è affatto da sottovalutare, visto che può essere determinante per decidere una qualificazione.