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Massimo Ferrero vuole davvero vendere la Samp?

Dovesse davvero cedere la Sampdoria, Genova perderebbe un personaggio verace, spontaneo, in un mondo del calcio che vive da sempre in modo vibrante. Massimo Ferrero e il blucerchiato, Massimo Ferrero è blucerchiato, lo è diventato quando ha prelevato la Samp, tuffandosi totalmente nel calcio, mondo che ha sempre vissuto, da tifoso, da attore, da imprenditore.

Dal 2014 a oggi di acqua ne è passata; di giocatori, scoperti, valorizzati, venduti, gli ultimi, Andersen e Praet. Il primo già ceduto al Lione, il secondo probabilmente a una big, entrambi, pare siano perfino strettamente collegati alla cessione societaria, perché liquidi in entrata risulterebbero chiaramente utili ai fini della buona riuscita di una trattativa complicata, portata avanti tra smentite e conferme.

Vialli, Dinan e Knaster, figure rilevanti della cordata intenzionata ad acquisire il destino della Samp, lavorano, a fari bassi, e portano avanti un’operazione che qualche settimana fa sembrava essersi arenata. Non è così, perché Ferrero ha dalla sua carte importanti, sa trattare, continuerà a farlo, per garantire il futuro di un club non semplice da gestire, data la passione che travolge Marassi, dato il modo in cui si vive, il calcio, a Genova.

Chiaro, che dal discorso cessione societaria si aprirebbero scenari importanti e interessanti, anche in ottica mercato. Asse Genova-Londra, con tappe negli States, e cifre che girano, tra chiacchiere e realtà, un Di Francesco già in cabina di regia, scelto da Ferrero stesso, e convinto dal progetto di Ferrero. Tra il dire il fare ci sarà sicuramente di mezzo il mare, parafrasando proprio l’attuale patron blucerchiato, spesso infastidito dalle voci sul cambio di società, e in fondo, Ferrero stesso è il portatore di una verità che lui sicuramente conosce, per una situazione che parla di passi avanti importanti in queste ore, ma chissà: come spesso ripetuto, e ribadito da Ferrero in persona, solo chi vivrà vedrà.