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Oltre le etichette. Giampaolo è l’allenatore giusto per il Milan

Questione di allenatori e di etichette. Che gli vengono cucite addosso durante la loro carriera e che difficilmente riescono a staccare. Prendete Maurizio Sarri. Quando la Juventus ne ha ufficializzato l’ingaggio, chi non ha pensato che quel suo modo di fare sui generis poco si confacesse con il famoso “stile Juve”? Eppure l’ex allenatore di Chelsea e Napoli è, a detta di tutti, un maestro di calcio. Ma i suoi comportamenti e le sue dichiarazioni finiscono per prevalere sull’aspetto tecnico, facendoci pensare a una evidente incompatibilità con la sua nuova squadra.

Anche se per motivi diversi lo stesso vale anche per Marco Giampaolo. Mi ricordo che quando l’Empoli – esattamente nella stagione 2015/16 – decise di puntare su di lui, proprio per sostituire Sarri, ne criticai la scelta. Da esterno la sensazione era quella di un allenatore compassato, certamente molto preparato ma anche poco incisivo. Era un allenatore finito ai margini – allenava la Cremonese in Serie C – e su di lui campeggiavano leggende, come quella che narrava di una sua presunta fuga da Brescia. E l’Empoli in quel momento aveva bisogno di tutto, tranne che di un tecnico sull’orlo di una crisi di nervi. Ovviamente ebbi modo di ricredermi: non solo per quello che la squadra riuscì a fare sul campo (decimo posto finale in classifica), ma anche per le qualità umane che Giampaolo dimostrò fin da subito.

Quanti, nella Milano rossonera, avranno sentenziato “con lui non vinceremo mai nulla”. Molti lo vedono come un ripiego, ma fidatevi, non è così. Giampaolo è l’allenatore giusto per un Milan che vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista pur non avendo i mezzi economici del passato. Per un Milan giovane serve un tecnico che sa lavorare con i giovani e che sa valorizzarli. E in questo l’ex allenatore della Sampdoria è un vero fenomeno.