In Primo Piano

“C saremo”, alla scoperta delle squadre neopromosse in Serie C – L’Arzignano Valchiampo

Il “Paradiso” non può più attendere, nel prossimo campionato “C saranno” anche loro. Ecco le nove squadre che, vincendo il proprio girone di Serie D, hanno conquistato la promozione nella terza serie italiana. Nella nostra terza puntata vi presentiamo l’Arzignano Valchiampo, che si è aggiudicato il Girone C.

Nome completo: FC Arzignano Valchiampo
Città: Arzignano (VI)
Anno Fondazione: 1920 (ultima rifondazione 2011)
Ultimo campionato in Serie C: debutto assoluto
Colori sociali: giallo e celeste
Stadio: Comunale Dal Molin (1.240 posti) 

LA STORIA RECENTE – Nonostante l’attività calcistica e sportiva risalga al remoto 1920, l’attuale club ha origine nel 2011 allorquando la U.S.D Chiampo e la U.S.D. G.M. Arzignano si fusero nella A.S.D. Union ArzignanoChiampo che disputò campionati di Promozione, Eccellenza e Serie D. Nel 2017 la compagine presieduta da Lino Chilese assunse la nuova denominazione A.S.D. Arzignano Valchiampo. Nella stagione 2017-2018 concluse il campionato al terzo posto accedendo ai play-off e li vinse, battendo 5-2 il Mantova in semifinale e 4-3 il Campodarsego in finale. Ma è quest’anno che l’Arzignano trova la propria consacrazione, arrivando primo in uno dei gironi più combattuti di Quarta Serie, rimontando il vantaggio dell’Adriese fino a un finale a ritmi altissimi con ben otto vittorie in nove gare.

LA STAGIONE – Come detto, un’annata da incorniciare e all’inseguimento della “lepre” vestita di blaugrana e corrispondente al nome di Adriese. La banda di Di Donato, ex centrocampista del Palermo con più di 400 presenze in Serie B, non si è mai arresa ed è riuscita ad agguantare gli avversari dopo sei mesi di rincorsa, lottando nel testa a testa e guardandosi le spalle dalla terza incomoda, ovvero l’Union Feltre, fino alla fine. Il culmine giunge alla penultima giornata: l’Arzignano sconfigge l’Este grazie alla rete del diciannovenne Manuel Antoniazzi e, con quattro punti di vantaggio sui rivali, rende inutile la concomitante vittoria dell’Adriese sul Sandonà.

GLI ELEMENTI CHIAVE – Nessun segreto particolare, ma un giusto mix fra entusiasmo giovanile, qualità tecniche ed esperienza; un gruppo forte e coeso nel quale chi è stato assente è stato sempre sostituito degnamente e nel quale i più “anziani” hanno guidato i più giovani. Un 4-3-3, ma anche 4-4-2, con ben 27 giocatori impiegati almeno per una volta da Di Donato, a partire dai giovanissimi Hoxha, Tosi, Spaltro, e Vanzan, passando per Maldonado, Burato e Munaretto, per concludere ai “senatori” Forte, Bigolin, Valenti, Fracaro e Ferri. Una macchina nella quale i gol dell’italo-nigeriano Raphael Odogwu, oltre che quelli dell’ecuadoriano Luis Maldonado, hanno fornito prezioso carburante.