Dal nostro inviato a Lugano (CH)
In Svizzera, si sa, la stagione parte presto (le squadre saranno in campo nel fine settimana del 20 luglio per la prima giornata di campionato). Di conseguenza, bisogna iniziare per tempo la preparazione, nonostante sia passato meno di un mese dalla chiusura della stagione passata: per le vacanze, ci sarò tempo più avanti, durante la sosta invernale.
L’ambiente è apparso rilassato, nonostante la nota querelle relativa alla proprietà, che non si è certo arrestata nonostante la fine del campionato. L’attesa, come sappiamo, è tutta per il 25 del mese, quando verranno sciolte finalmente le riserve da parte dell’imprenditore russo Leonid Novoselsky rispetto alla sua proposta di rilevare il pacchetto di maggioranza della società ticinese.
Oggi, però, il pallone tornava finalmente a rotolare: e questa, in fondo, era l’unica conta che contava. Dopo una lunga chiacchierata in spogliatoio, verso le 16, il gruppo è sceso in campo in un terreno laterale (il campo centrale di Cornaredo è, come sappiamo, in rifacimento).
Agli ordini di Celestini un gruppo di circa trenta di uomini: tra loro Marzouk, Guidotti, Abedini e Manicone, tutti di ritorno dai prestiti. In campo anche Junior (oggetto del desiderio della Dinamo Mosca) e, soprattutto, i nuovi arrivi da Lucerna Francisco Rodríguez ed Olivier Custodio. Sabbatini ha ottenuto un giorno supplementare di vacanza, e si aggregherà al gruppo domani, mentre Črnigoj e l’ungherese Holender, impegnati con le loro Nazionali, saranno agli ordini del tecnico bianconero dal 1° luglio.
Bottani ci è apparso sorridente: “Siamo carichi, ci aspetta una stagione importante con l’Europa League: sarebbe bello poter giocare contro squadre importanti. Il campionato sarà molto equilibrato: puntiamo alla salvezza, sperando che l’Europa League non ci porti via troppe energie. Ma sono sforzi positivi, che ti fanno sentire un giocatore vero. La situazione societaria ci tocca relativamente: noi pensiamo solo a giocare.” Abbiamo poi chiesto al figlio della città come si vede in campo il prossimo anno: “Ho dimostrato di saper giocare sia dietro le punte che in un attacco a tre come esterno: aspetto le valutazioni del mister, che deciderà vedendoci in allenamento e in partita, sulla base delle nostre caratteristiche.”
Il nuovo arrivato Rodríguez (fratello del nazionale rossocrociato ed esterno del Milan) è apparso convinto della propria scelta: “Sono qua perché credo nel progetto di Celestini, perché mi piace come fa giocare le sue squadre. Lo scorso anno a Lucerna ho avuto una stagione difficile, ho fatto pochi minuti, non mi trovavo bene con quegli schemi. Ora, qua, ho una buona occasione: c’è un’Europa League da giocare, è una grande possibilità di mettersi in mostra. Mio fratello? Ci sentiamo praticamente tutti i giorni, è felice della mia scelta. Gioco da esterno, ma mi piace accentrarmi, e non ho paura di cercare la porta.”
Infine il tecnico Celestini: “Le vacanze? Beh, tre settimane fa eravamo qua a preparare l’ultima partita… ci sarà tempo più avanti” è stato l’esordio del tecnico romando. Che ha poi risposto alle diverse domande a lui poste rispetto alla situazione della società: “Noi siamo qua per lavorare: la società sta andando avanti, con un progetto preciso di mercato. Manna, anche da Torino, continua a darci una mano anche se, logicamente, il presidente è più presente in questa fase. Con lui mi sento ogni giorno, siamo in sintonia: abbiamo concordato i nuovi arrivi, Custodio era con me a Losanna, è un elemento importante.”
“Non mi pongo il problema di chi sarà al vertice della società la settimana prossima. Questa situazione in fondo va avanti da quattro mesi e, nonostante questo, ho rinnovato per due anni due ore prime dell’ultima partita di campionato, prima di sapere dove saremmo arrivati. Anche i ragazzi non sono preoccupati per questa cosa: abbiamo una stagione da portare avanti. La società ha fatto il suo piano amichevoli, va avanti con il mercato, sta dando continuità alla propria azione: non ho bisogno di niente altro. La squadra non chiede niente; si preoccupa di giocare a calcio, come ha fatto qualche mese fa.”
Abbiamo quindi chiesto al tecnico cosa pensa dei nuovi arrivati: “Vorrei dai nuovi lo stesso spirito di Lavanchy, che si è subito integrato, ottenendo la fiducia dei compagni. Olivier e Rodríguez sono giocatori da Super League, giovani e ambiziosi. Hanno voglia di far vedere cosa sono capaci di fare: vengono da una stagione interlocutoria, qua avranno la possibilità di giocare in Europa.”
“Rodríguez è un elemento capace di saltare l’uomo, una cosa che ci è mancata lo scorso anno. Non sono dei fuoriclasse, ma sono giocatori che voglio avere nella mia squadra. I rientri dai prestiti? Vedremo cosa deciderà di fare la società, e cosa mi faranno vedere in allenamento: parlo con la società, lavoriamo insieme, posso dire la mia. Come dicevo, stiamo lavorando, non stiamo aspettando cosa succederà: oggi è il primo giorno di ritiro, ci sono già qua due giocatori nuovi. Non si è fermato nulla, la programmazione è stata fatta indipendentemente da cosa accadrà ai vertici della società.”