I giorni (e le richieste) di Sarri
Si entra nel weekend decisivo. Sarri-Juventus, atto finale, dopo l’accordo trovato tra l’ormai ex manager del Chelsea e la signora Abramovich, si attende l’ufficialità da un’altra Signora, la storica, quella bianconera, per poter finalmente accogliere l’erede di Allegri a Vinovo. Ultime ore di countdown e si chiuderà la prima telenovela di un’estate ancora neanche iniziata e già piuttosto calda in fase di chiacchiere e mercato.
Montecarlo, il luogo degli incontri rivelatori, decisivi. Questo fine settimana porterà importanti novità sul futuro di una Juventus che, preso il suo condottiero, si fionderà sul mercato per costruire la squadra della prossima stagione. Ramsey acquisto (a parametro zero) di lusso, adesso serve un altro paio di tasselli da piazzare, magari sempre a centrocampo, vedi Milinkovic-Savic, Rabiot, o Pogba, tre che Paratici segue e seguirà, seppur sembrino sia l’uno, sia l’altro, sia l’altro ancora, non così affini a un sarrismo ormai conosciuto e blasonato in girp per il mondo.
⚠️ ULTIM’ORA
Come anticipato da Alfredo Pedullà nel corso di #Sportitaliamercato, è tutto fatto per #Sarri alla #Juventus. Scelto anche il vice: si tratta di #Martusciello#Sportitalia pic.twitter.com/HjlPvhsJry
— Sportitalia (@tvdellosport) 13 giugno 2019
Sarri che, invece, ha iniziato a chiedere i “suoi” uomoni: Hysaj e Mario Rui, che conosce molto bene dai tempi di Empoli, e che vorrebbe trascinare con sé a Torino perché, per iniziare bene, meglio affidarsi su chi non solo ha (discreta) qualità, ma soprattutto conosce già bene il linguaggio sarriano, fatto di tattica estrema, movimenti precisi, matematica sui calci piazzati.
Evidente, in sostanza, che siano giorni di fermento e lavoro, per Paratici che attende buone notizie da Londra, proverà a risolvere la questione allenatore nel brevissimo, e poi via, concentrazione massima, sulla costruzione del gruppo impegnato a estendere i propri confini. Perché alla nuova Juventus, vincere in Italia, ormai non basta più.