Eccoci giunti all’ultimo girone. Siamo probabilmente nel gruppo più equilibrato di questa edizione 2019, con l’Uruguay favorito per il primo posto. Tutto però è molto aperto visto che nessuna della quattro squadre, a differenza degli altri due gironi, parte troppo indietro nei pronostici.
Tábarez sa che questo potrebbe essere uno degli ultimi tornei dell’Uruguay con lui in panchina e con in campo Suárez e Cavani, che al loro ritiro saranno ovviamente impossibili da sostituire vista anche la pochezza di ricambi nel reparto. Proprio questa potrebbe essere una nota dolente per il futuro. Intanto però bisogna pensare al presente che vede la solita difesa compatta con Godín e Giménez e sopratutto un centrocampo interessantissimo. Bentancur, Torreira, Pereira e Valverde sono tutti giovani e forti. Considerata anche la presenza di Vecino e Nández, possiamo sicuramente dire che questo sarà il reparto da cui partirà il futuro della Celeste.
Il Cile ha sicuramente qualcosa in meno delle edizioni passate, anche per l’avanzare dell’età dei suoi giocatori migliori, ma avrà una pazzesca voglia di rivalsa dopo il fallimento della mancata qualificazione ai Mondiali 2018. Rueda è poi allenatore molto preparato e siamo sicuri che avrà preparato nel migliore dei modi l’evento. Il reparto chiave della Roja nelle edizioni vincenti è sempre stato la difesa, che seppur senza nomi altisonanti è sempre stata in grado di garantire un rendimento altissimo. Quest’anno l’elemento migliore è forse Arias, portiere che ha fatto molto bene col Racing in Argentina. A centrocampo insostituibili Vidal e Aránguiz, ma Attenzione a Pulgar, autore di un ottima seconda parte di stagione con il Bologna in Serie A. L’attacco invece non è più quello dei tempi d’oro: Sánchez è solo lontano parente di quello del 2015, Vargas pure e gli altri non sono giocatori in grado di fare la differenza.
L’Ecuador parte senza grande pressione. Gómez ha chiamato tanti giocatori da LDU Quito e Barcelona, ma attenzione anche alla MLS. Ibarra, Gruezo, Arreaga e Méndez giocano infatti negli Stati Uniti, segno dell’espansione del calcio ecuadoriano. L’esordio contro l’Uruguay non è certo dei migliori, ma uscire con un risultato positivo da Belo Horizonte vorrebbe dire tantissimo. Con Cile e Giappone infatti si parte alla pari e arrivare all’ultima partita coi nipponici ancora in corsa è cosa possibile.
Sul Giappone un po’ di dubbi ci sono infatti. Dopo la delusine della finale di Coppa d’Asia persa malamente contro il Qatar, Moriyasu ha chiamato quasi tutti giocatori del campionato locale.
CONVOCATI
Uruguay (Commissario Tecnico: Tábarez)
Probabile formazione (4-4-2): Muslera; Cáceres, Giménez, Godín, Laxalt; Pereiro (Nández), Bentancur, Vecino (Valverde), Torreira (Lodeiro); Cavani, Suárez
Ecuador (Commissario Tecnico: Gómez)
Probabile formazione (4-5-1): Banguera (Domínguez); Quinteros (Ramírez), Mina (Achilier), Arboleda, Caicedo; A. Valencia (Ibarra), Orejuela (Intriago), Gruezo, Méndez (Mena), Preciado; E. Valencia
Giappone (Commissario Tecnico: Moriyasu)
Probabile formazione (4-4-2): Kawashima; Itakura, Tomyasu, N. Ueda, Sujioka; Ito, Shibasaki, Nakayama (Matsumoto), Nakajima; Maeda, Okazaki
Cile (Commissario Tecnico: Rueda)
Probabile formazione (4-3-3): Arias; Beausejour, Maripán, Medel, Isla; Aránguiz, Vidal, Pulgar; Sánchez, Castillo, Sagal
IL CALENDARIO (tutte le partite saranno trasmesse in diretta su DAZN)
17 giugno, ore 00.00: Uruguay-Ecuador – Belo Horizonte (Mineirão)
18 giugno, ore 00.00: Giappone-Cile – San Paolo (Morumbi)
21 giugno, ore 1.00: Uruguay-Giappone – Porto Alegre (Arena do Grêmio)
22 giugno, ore 1.00: Ecuador-Cile – Salvador de Bahia (Arena Fonte Nova)
25 giugno, ore 1.00: Cile-Uruguay – Rio de Janeiro (Maracaná)
25 giugno, ore 1.00: Ecuador-Giappone – Belo Horizonte (Mineirão)