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Quando il talento viene premiato dalla costanza: Fabio Fognini vola in top ten

Foto: Twitter @fabiofogna

41 anni dopo un altro italiano raggiunge la top ten del ranking ATP: Fabio Fognini grazie agli ottavi di finale raggiunti al Roland Garros da lunedì balzerà infatti al decimo posto della classifica mondiale. Dopo la sconfitta con Alexander Zverev, sono bastate le contemporanee eliminazioni di del Potro e Wawrinka per dare la certezza matematica al ligure dello storico traguardo.

Siamo sicuri che Fabio non vorrà di certo fermarsi qua anche se l’arrivo della stagione su erba non è il suo periodo migliore dell’anno: se però riuscirà a tenere botta ad avversari più erbaioli di lui, l’arrivo poi del cemento e il ritorno sulla terra rossa potranno regalare altre gioie all’italiano. Non dimentichiamoci infatti che Fognini ha sempre dato il meglio di sé nella stagione estiva quando in carriera ha ottenuto ogni anno buoni risultati ad Amburgo, Umago e Gstaad.

 

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Mais oui… on se voit Lundi 💪🏼 #rolandgarros

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Al diciassettesimo anno da professionista, il talento cristallino è finalmente emerso in un climax di risultati con il culmine massimo nel successo a Montecarlo: prima la vittoria contro Rafael Nadal in semifinale e poi la ciliegina sulla torta in finale contro Dušan Lajović per il primo Masters 1000 della carriera. Un po’ di problemi fisici lo hanno poi influenzato a Barcellona e a Roma, ma la voglia di fare qualcosa di straordinario gli ha sempre fatto gettare il cuore oltre l’ostacolo.

E così, missione compiuta. Un italiano nuovamente in top ten e non è una cosa da tutti i giorni: bisogna tornare indietro a Corrado Barazzutti quasi mezzo secolo fa per ricordare una tale impresa, degna del tennista che Fognini ha dimostrato di essere nel corso degli anni. Nonostante lo si ricordi più per alcune sue sceneggiate dentro i campi, il talento del ligure non è mai stato messo in discussione e finalmente i primi riconoscimenti iniziano ad arrivare.

Dopo il matrimonio con Flavia Pennetta e la nascita del figlio Federico, qualcosa è cambiato in Fabio: più concentrazione e meno errori, più tenacia e meno arrendevolezza, più senso del dovere e meno screzi. Il nuovo Fognini è uno spettacolo da vedere in campo e con l’attuale motivazione la speranza che possano arrivare altri storici traguardi non è da escludere.

Grazie Fabio: la perseveranza di continuare a coltivare un talento fuori dal comune è ciò che rende l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo. La storia è stata nuovamente scritta, tra una racchetta frantumata e un diritto vincente.