Parma, un mercato per confermarsi
Centrare un obiettivo, difficile. Confermarsi negli anni a venire, ancora più complicato. Il Parma ha fatto la sua stagione, raggiunto il traguardo che si era prefissato, ora, tempo di ripetersi, magari alzare l’asticella, pensare che l’Europa non è un discorso, poi, così lontano. Il colpo Gervinho, lo scorso anno, ha chiaramente portato qualità, gol, sostanza, velocità, soprattutto i punti necessari a una squadra che adesso, tra situazioni societarie da risolvere, e un mercato da pianificare nel dettaglio, si trova chiamata a soddisfare una piazza che negli anni recenti ha vissuto momenti da mettersi alle spalle.
Gervinho, dicevamo, un velocista, d’esperienza, qualità, lo scorso anno. Un velocista, tecnico, con una gran voglia di dimostrare che l’Italia può essergli ancora nel destino. Iturbe è più che un’Idea, che affascina, soprattutto perché quella coppia che comporrebbe con Gervinho, sarebbe un dejavu a tinte diverse, per l’attacco di un Parma che ripartirebbe dall’ivoriano, dalla conferma di Kucka e Bruno Alves, soprattutto, da D’Aversa in panchina, che ha regalato un calcio frizzante e concreto, con sicuramente qualcosa da sistemare, ma tempo c’è, per lavorare, per far crescere il gruppo.
I buoni rapporti con il Napoli consentono di lavorare per Ounas, ipotesi molto più probabile di quel Verdi che da Napoli non si vuole far partire, data la duttilità dimostrata e la continuità che il ragazzo spera di trovare. Si lavora per il riscatto di Sepe, per il rinnovo del prestito di Grassi, e per un’idea affascinante, Mario Balotelli, che per ora resta tale: un’idea, con l’attaccante che non smentisce e le voci che corrono. E per quanto l’approdo di SuperMario a Parma sarebbe affascinante, va capita prima la fattibilità di un’operazione chiaramente costosa, e che andrebbe chiaramente contro il modus operandi di un club che vuole rinforzarsi, sicuramente, ma senza fare follie.