La Bundesliga è giunta al termine e in Germania è calato il sipario sulla stagione 2018/19. Per la prima volta dopo anni di dominio, il Bayern Monaco ha dovuto aspettare l’ultima giornata per potersi laureare campione per la settima stagione consecutiva. Merito della strenua resistenza dello splendido e giovane Borussia Dortmund di Favre, capace anche di sognare il successo quando i punti di vantaggio sui bavaresi erano sette quest’inverno. Ad accompagnare le due “corazzate” in Champions League saranno il RB Lipsia, per distacco terza forza del campionato e pronto ad accogliere sulla sua panchina Nagelsmann in uno dei progetti già affascianti dei prossimi anni, e il Bayer Leverkusen trascinato dal fenomeno classe 1999 Havertz, ora conteso da mezz’Europa. In Europa League direttamente Borussia Mönchengladbach e Wolfsburg, mentre farà i preliminari l’Eintracht Francoforte, fresco di semifinale raggiunta quest’anno. Sono retrocesse in 2. Bundesliga al termine di una pessima stagione Norimberga, Hannover e Stoccarda; quest’ultima sconfitta dall’Union Berlino nello spareggio. L’anno prossimo quindi avremo per la prima volta nella storia il derby di Berlino nella massima serie. Insieme all’Union promosse anche Colonia e Paderborn. Grande delusa l’Amburgo, che giocherà anche l’anno prossima in seconda serie.
Detto dei verdetti della stagione appena conclusa, è ora tempo di guardare alla Top-XI della Bundesliga.
PORTIERE
Kevin Trapp (Eintracht Francoforte) – Dopo la non brillantissima parentesi al Paris Saint-Germain, si pensava che Trappa avesse iniziato la parabola discendente della sua carriera. Errato. Il ventottenne di Merzig infatti si è riscattato alla grand tornando all’Eintracht e giocando un’eccellente stagione sia in campionato che in Europa League. Trapp ha mantenuto la porta inviolata in ben otto occasioni tra febbraio e marzo nel momento decisivo dimostrandosi in ottima forma. Continuando così potrebbe far comodo anche alla Germania di Löw per gli Europei del 2020.
DIFENSORI
Marcel Halstenberg (RB Lipsia) – Doveroso premiare la difesa migliore del campionato col suo esponente principale. La stagione di Halsteberg è stato un crescendo di prestazioni culminate con un impeccabile girone di ritorno. Con Konaté e Upamecano, la difesa del Lipsia si è dimostrata la più forte di tutte e l’anno prossimo con Nagelsmann e qualche ritocco in attacco i sassoni forse possono fare ancora meglio del terzo posto.
Ibrahima Konaté (RB Lipsia) – Ancora Lipsia, questa volta però parliamo di un francese. Dopo le difficoltà di ambientamento del primo anno, Konaté è letteralmente sbocciato questa stagione. Il classe 1999 ha preso fiducia diventando da insicuro ad affidabile grazie anche a Rangnick. Le qualità tecniche c’erano già, ma ora è diventato solido e attento sia in marcatura che nel difendere a campo aperto nell’uno contro uno non facendosi più prendere dalla frenesia. Potrà solo crescere ancora vista la giovane età.
Joshua Kimmich (Bayern Monaco) – Giocatore fondamentale per il Bayern, tanto che quando è stato assente i bavaresi hanno sempre fatto fatica. Kimmich ha ventiquattro anni ma gioca già come un veterano, nelle ultime due stagioni è arrivato il salto di qualità sia tecnico che mentale.
CENTROCAMPISTI
Kai Havertz (Bayer Leverkusen) – Questo è il fenomeno della nostra Top XI. Diciassette gol per un centrocampista avanzato sono cifre mostruose, aggiungeteci che è nato nel 1999 e vi lasciamo immaginare quanto possa essere lievitata la sua quotazione di mercato. Tecnica stupenda e capacità d’inserimento già impeccabile, difficile che il Bayer Leverkusen riesca a trattenerlo, ma se lo venderà sarà per più di settanta milioni di euro probabilmente.
Marco Reus – (Borussia Dortmund) – La stagione del riscatto per Reus, che ritrovando il suo vecchio maestro Favre ha ritrovato anche sicurezza e serenità perdute da tempo. Diciassette gol in campionato per il capitano gallonerà, molti dei quali decisivi arrivati negli ultimi minuti di gioco. Fa piacere a tutto il movimento aver ritrovato un talento falcidiato dagli infortuni. Ancor più piacere farà ai tifosi del Dortmund, pronti a goderselo per altri anni ancora.
Milot Rashica (Werder Brema) – Se il Werder Brema ha sfiorato il ritorno in Europa dopo anni di stagioni deludenti, il merito è anche di questo ventiduenne kosovaro. Rashica è un trequartista di quelli che ormai non si vedono quasi più. Col pallone fa quello che vuole e in questa Bundesliga ha fatto vedere ai tifosi bianconeri delle giocate e delle reti (nove) da leccarsi le dita. La ricostruzione del Werder è ufficialmente ripartita da lui e dai fratelli Eggestein.
Serge Gnabry (Bayern Monaco) – Forse è proprio Gnabry che ha salvato Kovač nel momento di massima difficoltà. I gol e le prestazioni dell’ex esterno dell’Hoffenheim hanno dato il via alla rimonta del Bayern sul Dortmund tra marzo e aprile. Quest’estate arriveranno sicuramente nuovi giocatori in Baviera, ma Gnabry è sicuramente un giocatore che è pronto a giocare titolare l’anno prossimo anche per la sua capacità di coprire tutta la fascia rientrando anche in fase difensiva. Come fatto vedere nell’andata degli ottavi di finale di Champions League a Liverpool.
ATTACCANTI
Robert Lewandowski (Bayern Monaco) – Ormai un punto fisso della nostra Top XI il polacco. Anche quest’anno si è preso il titolo di capocannoniere con ventidue reti all’attivo, le più importanti nello scontro diretto stravinto 5-0 all’Allianz Arena contro il Borussia Dortmund. Passano gli anni, ma Lewandowski è sempre una certezza.
Jadon Sancho (Borussia Dortmund) – Ha avuto anche delle pause è vero, ma alzi la mano chi si aspettava un impatto così forte sulla Bundesliga da parte di Sancho? Il classe 2000 inglese ha stupito tutti con la sua capacità di spaccare le partite con le sue accelerazioni e i suoi cambi di ritmo. Impressionante il girone d’andata, in cui Sancho ha fatto vedere alcune giocate di cui ancora adesso i difensori avversari devono capacitarsi. Con lui, Brandt e Reus l’anno prossimo al Singal-Iduna Park il divertimento è assicurato.
Luka Jović (Eintracht Francoforte) – Diciassette reti in campionato e dieci in Europa League per il ventunenne serbo. L’Eintracht quest’anno ha potuto contare su una coppia di attaccanti fortissima e magnificamente assortita con Jović e Haller. Dall’anno prossimo non sarà più così: il serbo infatti lascia la Bundesliga e giocherà nel Real Madrid, che l’ha pagato sessantacinque milioni di euro. Starà a lui ora confermare quanto fatto di buono con l’Eintracht anche nella squadra più titolata del Mondo.