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L’Empoli avrà la forza per ripartire dalla B. Ma quanti errori commessi dalla società

L’Empoli non è riuscito nel miracolo. Perché sì, di vero e proprio miracolo si sarebbe trattato, se fosse riuscito a fermare una Inter in piena corsa per un posto in Champions League. Ad Andreazzoli rimane la soddisfazione di aver messo in seria difficoltà i nerazzurri di Spalletti, squadra lunatica ma pur sempre una grande del nostro campionato. L’Empoli è uscito di scena a testa alta: tra gli applausi della folla di San Siro e, in generale, con i complimenti dell’Italia intera per il bel gioco espresso e per la combattività. Le stesse qualità che, al contrario, sono mancate a squadre che poi si sono salvate per il rotto della cuffia.

L’Empoli ripartirà dalla B, e non è una novità. Ma per la prima volta non ottiene la salvezza nella sua stagione di esordio nel massimo campionato. A dirla tutta non è stata nell’ultima giornata che gli azzurri hanno perso la loro sfida. Certo, la sconfitta contro l’Inter e il contemporaneo pareggio tra Fiorentina e Genoa sono state la goccia che hanno fatto traboccare il vaso. Ma al netto degli errori sotto porta e delle parate di Handanovic, l’epilogo poteva essere prevedibile. Il rammarico può essere relativo a qualche scelta discutibile operata dalla dirigenza durante tutto l’arco dell’anno.

Ed ecco che allora la mente va a quel 5 novembre 2018, giorno del compleanno di Aurelio Andreazzoli, nonché del suo esonero. Una decisione che si è rivelata avventata, seppure Iachini fosse riuscito a invertire la rotta nelle prime partite. È stata una reazione a catena, perché il mercato invernale, che poteva portare qualche ritocco in più, è stato di fatto confusionario e improntato verso un modulo, il 3-5-2, che non sembrava nelle corde degli azzurri. L’Empoli ha cambiato pelle per offrire a Iachini una formazione a sua immagine, ma poi si è deciso per un ritorno di Andreazzoli. Di fatto sconfessando l’ennesima rivoluzione.

I tifosi dell’Empoli rimarranno con tanti dubbi. Cosa sarebbe stato se, all’inizio della stagione, la società avesse mantenuto l’organico che aveva fatto sfracelli in B? Cosa sarebbe successo se la società avesse continuato a dare fiducia ad Andreazzoli? Cosa sarebbe successo se la società non avesse venduto Miha Zajc, perno del gioco del tecnico massese? Non abbiamo certamente la riprova, ma quando si mette mano a un meccanismo collaudato c’è sempre il rischio di fare più danni. E purtroppo per l’Empoli questo rischio è diventato realtà.