Verso Francia 2019 – Le Nazionali partecipanti: Giappone
Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Francia 2019 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 24 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca al Giappone.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – La Nazionale Femminile del Giappone, guidata dalla selezionatrice Asako Takakura, è alla ottava partecipazione alla fase finale di un Mondiale. Al settimo posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking, i suoi migliori risultati ottenuti nei tornei internazionali sono la vittoria del Campionato mondiale di calcio femminile 2011 e il secondo posto nel 2015.
IL PERCORSO VERSO FRANCIA 2019 – Il Giappone è una delle cinque nazionali della AFC a essersi qualificata a Francia 2019. La Nadeshiko Japan si è qualificata vincendo la Coppa d’Asia Femminile 2018 battendo in finale la Cina con la rete di Nagasawa al 90′. La capocannoniere della squadra è Yuika Sugasawa, attaccante degli Urawa Reds che ha messo a segno quattro reti nel percorso delle qualificazioni.
DIFESA – In porta c’è rotazione tra quella che dovrebbe essere la titolare, Ayaka Yamashita del Nippon TV Beleza e Chika Hirao degli Albirex Niigata. La difesa si schiera sempre a quattro: oltre al capitano Saki Kumagai che gioca nel Lione, troviamo Aya Sameshima dell’INAC Kobe Leonessa, Moeka Minami dell’Urawa Red Diamonds e Risa Shimizu del Nippon TV Beleza. Il primo cambio è Rumi Utsugi che gioca nel Reign FC.
CENTROCAMPO – Anche il centrocampo è a quattro: le tre titolari certe sono Yui Hasegawa del Nippon TV Beleza, Hina Sugita dell’INAC Kobe Leonessa e Narumi Miura anche lei del Nippon TV Beleza. La quarta maglia da centrocampista se la giocano Mizuho Sakaguchi del Nippon TV Beleza e Emi Nakajima dell’INAC Kobe Leonessa.
ATTACCO – Tre giocatrici per due maglie e un quarto incomodo: questa è la situazione del Giappone in attacco. Le due titolari dovrebbero essere Yuika Sugasawa degli Urawa Red Diamonds e Mana Iwabuchi dell’INAC Kobe Leonessa, anche se Kumi Yokoyama dell’AC Nagano Parceiro spinge per una maglia. Attenti alla giovane promessa Jun Endo del Nippon TV Beleza.
IL COMMISSARIO TECNICO – Per quanto riguarda la nazionale femminile del Giappone, la panchina è una storia di famiglia: l’attuale CT Asako Takakura, infatti, è la moglie dell’ex calciatore e allenatore Kazuhiko Takemoto. Takakura da giocatrice ha indossato la maglia del Giappone per 79 volte, segnando 29 reti: ora da allenatrice, dopo aver guidato la selezione Under 17 e Under 20, è passata alla Nazionale Maggiore nel 2016, prima donna della storia del Giappone, e ha portato la Nadeshiko alla vittoria della Coppa d’Asia Femminile nel 2018.
LA STELLA – Sicuramente la stella della squadra è Mana Iwabuchi, attaccante dell’INAC Kobe Leonessa che ha militato in passato nell’Hoffenheim e nel Bayern Monaco. Nel marzo del 2017 lascia la Germania per recuperare dagli infortuni e rientra in patria, dove firma un contratto a giugno con l’INAC Kobe Leonessa. Molti la considerano la stella del calcio femminile giapponese e non solo. In Nazionale ha giocato 61 partite e segnato 20 gol.
PUNTI DI DEBOLEZZA – La nazionale nipponica sta crescendo lentamente dopo un periodo di forma molto scarso alla fine dell’anno scorso: l’ultima amichevole con la Spagna del 2 giugno sarà un’importante cartina al tornasole per capire quali sono le reali ambizioni delle calciatrici del Sol Levante.
FORMAZIONE TIPO – (4-4-2): Yamashita (Hirao); Kumagai, Sameshima, Minami, Shimizu; Hasegawa, Sugita, Miura, Nakajima (Sakaguchi); Sugasawa, Iwabuchi (Yokoyama).
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Il Giappone si ritrova nel Gruppo D insieme a Inghilterra, Scozia e Argentina. Visto il livello delle altre formazioni, pensiamo che le giapponesi avranno vita facile per qualificarsi agli ottavi e che potranno puntare decise ai quarti di finale. Il ricambio generazionale potrebbe minare il raggiungimento delle semifinali, ma mai dare la Nadeshiko per morta.