Home » Verso Francia 2019 – Le Nazionali partecipanti: Svezia

Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Francia 2019 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 24 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Svezia.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – La Nazionale Femminile della Svezia, guidata dal tecnico Peter Gerhardsson, è alla ottava partecipazione alla fase finale di un Mondiale. Al nono posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking, il suo migliore risultato ottenuto nei tornei internazionali è stato il secondo posto al Campionato mondiale di calcio femminile del 2003 quando fu battuta dalla Germania.

IL PERCORSO VERSO FRANCIA 2019 – La Svezia è una delle nove nazionali della EUFA a essersi qualificata a Francia 2019. Le Blågult si è qualificata come prima del Gruppo 4 con sette vittorie su otto gare e battendo la Danimarca. La capocannoniere della squadra è Kosovare Asllani, attaccante del Linköping che ha messo a segno quattro reti nel percorso delle qualificazioni.

DIFESA – In porta c’è la decana Hedvig Lindahl, 36enne estremo difensore del Chelsea. La difesa è solitamente a quattro, e si basa su due capisaldi come la 32enne Linda Sembrant del Montpellier e la 34enne Nilla Fischer del Wolfsburg, con molta probabilità al suo ultimo Mondiale. Alle due colonne daranno manforte Jonna Andersson del Chelsea e Hanna Glas del Paris Saint-Germain. In caso di difesa a cinque, sarà ballottaggio tra Magdalena Eriksson del Chelsea e Amanda Ilestedt del Turbine Potsdam.

CENTROCAMPO –  La linea mediana si affida al piede del capitano Caroline Seger del Rosengård, che sarà circondata da Lina Hurtig e Kosovare Asllani del Linköping: completa la linea di centrocampo la 26enne Elin Rubensson del Göteborg.

ATTACCO – Per sole due maglie c’è una concorrenza fortissima: le più accreditate per la maglia da titolare sono la 29enne Sofia Jakobsson del Montpellier e la 23enne Stina Blackstenius sua ex-compagna di squadra, ora al Linköping. Devono però stare attente alle mire della 25enne Fridolina Rolfö del Bayern Monaco e della 28enne Olivia Schough che gioca in patria nel Djurgårdens IF.

IL COMMISSARIO TECNICO –  Succeduto a Pia Sundhage, lo svedese Kurt Peter Gerhardsson è un ex attaccante che ha avuto il compito, da commissario tecnico della Nazionale svedese femminile, di rialzare le gialloblù dopo un periodo di appannamento. Da allenatore ha condotto un club di Allsvenskan, l’Häcken, al primo trofeo della sua storia, la Coppa di Svezia 2015-2016, oltre che a uno storico 2º posto nella Allsvenskan 2012.

LA STELLA –  L’astro di questa nazionale non può che essere Stina Blackstenius, attaccante del Linköping che ha esordito a 17 anni nella Damallsvenskan, livello massimo del campionato svedese, contribuendo al suo primo anno il raggiungimento della terza posizione in classifica e alla conquista della quarta Svenska Cupen della società. Dopo aver firmato nel 2016 con il Montpellier per giocare in Division 1 Féminine, viene convocata nella nazionale svedese Under 17 femminile, realizzando 5 reti in otto gare. Nel 2015 conquista il titolo di capocannoniera all’Europeo Under 19 Femminile e porta la Svezia alla vittoria. Da lì le si aprono le porte della Nazionale Maggiore, dove segna 10 reti in 43 partite.

PUNTI DI DEBOLEZZA –  La Svezia è una nazionale che si sta ricostruendo: dopo essere stata una delle formazioni che ha guidato la nascita del calcio femminile in Europa ora sta vivendo un momento di ringiovanimento della rosa e questo potrebbe essere l’ultimo mondiale per alcune colonne portanti delle gialloblù come Lindahl, Fischer e Seger. Vedremo se questo mix tra esperienza e gioventù funzionerà.

FORMAZIONE TIPO – (4-4-2):  Lindahl; Sembrant, Fischer, Andersson, Glas (Ilestedt); Seger, Hurtig, Asllani, Rubensson; Jakobsson, Blackstenius (Rolfö)

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – La Svezia si ritrova nel Gruppo F con avversarie il mostro Stati Uniti e le molto più abbordabili Thailandia e Cile. Crediamo che il tasso tecnico delle gialloblù, di notevole livello, possa tranquillamente consentire loro di raggiungere gli ottavi di finale se non addirittura i quarti. Da lì in poi faranno fede le motivazioni personali.