La Juventus tra Pochettino e Sarri. Con un occhio all’outsider Inzaghi
Agnelli e Paratici sfogliano la margherita, in attesa di ufficializzare il successore di Massimiliano Allegri. Sono tanti i nomi che vengono accostati ai bianconeri: profili molto diversi tra loro, visto che sul taccuino dei dirigenti ci sono allenatori italiani e stranieri, esperti o in rampa di lancio. La verità è che, pur avendo le idee abbastanza chiare su chi ingaggiare, come affermato da Nedved e dallo stesso Paratici, si vuole aspettare il termine del campionato. Non solo di quello italiano, a quanto pare, visto che il prossimo condottiero bianconero potrebbe provenire da un altro paese.
In tal senso molti spingono per la candidatura di Mauricio Pochettino, in finale di Champions League con il Tottenham ma sul piede di partenza. Il tecnico argentino sarebbe l’ideale, curriculum alla mano: è un allenatore giovane la cui carriera ha preso una graduale impennata negli ultimi anni. In Premier League ha conquistato un secondo e due terzi posti, ma a giocare a suo favore è chiaramente la qualificazione per la finale della coppa europea più ambita. Gli eventuali dubbi riguardano, semmai, la sua conoscenza del campionato italiano: non ci ha mai messo piede, né da giocatore né da allenatore, e ciò potrebbe creargli qualche problema iniziale di ambientamento.
L’altra pista “estera”, si fa per dire, porta a un allenatore di casa nostra che ha vissuto alti e bassi nel suo primo anno fuori dall’Italia. Si tratta di Maurizio Sarri, che al Chelsea ha avuto un rapporto di amore/odio con la piazza. Inizialmente osannato, anche per il suo modo di fare, da non personaggio; poi criticato e sbeffeggiato, quindi nuovamente apprezzato per i risultati ottenuti (terzo posto in Premier e finale di Europa League). Ma il suo futuro sembra sempre più lontano dall’Inghilterra. Con Sarri la Juventus prenderebbe un tecnico navigato, apprezzato per il suo modo di giocare. Quello che fa storcere la bocca è il suo rapporto con la tifoseria bianconera: per il suo passato di ex allenatore del Napoli ma soprattutto per qualche episodio controverso che lo ha visto protagonista.
Pochettino e Sarri sembrano al momento le prime scelte di Agnelli, ma attenzione anche agli outsider. Detto di un abboccamento per Guardiola – ma l’allenatore del Manchester City non sembra intenzionato a lasciare la guida dei Citizens – un altro nome caldo è quello di Simone Inzaghi. Il laziale piace, ma a suo sfavore gioca la scarsa esperienza internazionale, dote che la dirigenza bianconera vorrebbe per tentare l’assalto alla Champions.
Chiunque sarà il prossimo allenatore della Juventus, una cosa è certa: avrà l’onore di guidare una squadra in Italia imbattibile e irraggiungibile. Ma avrà l’onere di spingersi fin dove non è riuscito ad arrivare Massimiliano Allegri.