Home » Verso Francia 2019 – Le Nazionali partecipanti: Sudafrica

Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Francia 2019 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 24 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca al Sudafrica.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – La Nazionale Femminile del Sudafrica, guidata dal coach autoctono Desiree Ellis, è alla prima partecipazione alla fase finale di un Mondiale. Al 50esimo posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking, è arrivata seconda alla Coppa delle Nazionai Africane 2018 e sesta all’edizione 2018 della Cyprus Cup.

IL PERCORSO VERSO FRANCIA 2019 – Il Sudafrica è una delle tre nazionali della CAF a essersi qualificata a Francia 2019. Il percorso delle Banyana Banyana è stato abbastanza semplice: nella fase a gironi della Coppa delle Nazioni Africane è finita prima nel Gruppo B davanti alla Nigeria, vincendo nelle semifinali 2-0 contro il Mali e venendo battuta ai rigori in finale proprio dalla Nigeria. La capocannoniera della squadra è Chrestinah Thembi Kgatlana, attaccante che milita nelle cinesi del Beijing BG Phoenix F.C. e che ha messo a segno cinque reti.

DIFESA – In porta troviamo Kaylin Swart, estremo difensore che gioca in patria nelle Golden Stars. La difesa è a quattro: ci sono Lebohang Ramalepe che gioca in patria nelle Ma-Indies, Nothando Vilakazi che gioca in Spagna nel Gintra Universitetas, il capitano Janine van Wyk che gioca nel JVW e Bambanani Mbaneche che milita nel Bloemfontein Celtic F.C.

CENTROCAMPO – Il centrocampo è a 5: le persone certe del posto sono Mamello Makhabane che gioca nel JVW, Linda Motlhalo che gioca in Cina nei Beijing Phoenix e Leandra Smeda che gioca in Svezia nelle fila del Vittsjö GIK. Per gli altri due posti a centrocampo è una lotta a tre tra Jermaine Seoposenwe, giocatrice del Gintra Universitetas, Refiloe Jane che milita nel Canberra United in Australia e Busiswe Ndimeni, 27enne centrocampista del TUT-PTA.

ATTACCO – In attacco la squadra schiera una sola punta, la cannoniera Thembi Kgatlana che milita tra le fila del Beijing BG Phoenix F.C. in Cina e che regge da sola il peso dell’attacco, supportata spesso da Jermaine Seoposenwe, attaccante che gioca però da centrocampista avanzata.

IL COMMISSARIO TECNICO –  Icona assoluta del calcio femminile sudafricano, Desiree Ellis è una ex-centrocampista dell’Arsenal che ha fondato e poi guidato come capitano la nazionale delle Banyana Banyana. Ha vinto il premio come Migliore Calciatrice Africana dell’Anno nel 2000 e ha ricevuto la Medaglia d’Argento Presidenziale per meriti sportivi. Ha anche lavorato come commentatrice calcistica in televisione ed è stata Ambiasciatrice per la Coppa del Mondo 2010.

LA STELLA –  Non ci sono dubbi: è Thembi Kgatlana la stella del Sudafrica. L’attaccante ha già rappresentato il Sudafrica alle Olimpiadi del 2016 e ha vinto il titolo come Migliore Giocatrice del Torneo nella Coppa delle Nazioni Africane nel 2018, vincendo anche il titolo di capocannoniere. Nel 2018 Kgatlana si è legata alla squadra americana degli Houston Dash ma il suo contratto è stato rescisso a febbraio e da lì è entrata nel Beijing BG Phoenix F.C. nella Chinese Women’s Super League.

PUNTI DI DEBOLEZZA –  La squadra sudafricana è alla prima esperienza al Mondiale Femminile e moltissime giocatrici giocano solo in patria e non hanno praticamente esperienza internazionale. Questo è un limite che le sudafricane dovranno per forza scontare, essendo anche capitate in un girone che lascia poco adito a speranze.

FORMAZIONE TIPO – (4-5-1): Swart; Ramalepe, Vilazaki, van Wyk, Mbaneche; Makhabane, Motlhalo, Smeda, Seoposenwe (Jane); Kgatlana.

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Il Sudafrica è finito nel Girone B, comandato dalla Germania e che trova al suo interno anche Spagna e Cina. Sono nazionali di riferimento e con un ranking e un palmares notevolmente migliore rispetto alle africane, che temiamo possano fare solo da sparring partner per le altre compagini nel gruppo. Difficile ipotizzare anche solo la qualificazione.