Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Francia 2019 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 24 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Scozia.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – La Nazionale Femminile della Scozia, guidata dal tecnico scozzese Shelley Kerr, è alla prima partecipazione alla fase finale di un Mondiale. Al 21esimo posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking, ha partecipato al suo primo Europeo nel 2017, venendo sconfitta da Inghilterra e Portogallo e vincendo contro la Spagna ma terminando fuori dalle qualificazioni al turno successivo.
IL PERCORSO VERSO FRANCIA 2019 – La Scozia è una delle nove nazionali dell’UEFA a essersi qualificata a Francia 2019. Il percorso delle scozzesi è stato abbastanza netto, vincendo il Girone 2 delle qualificazioni con 21 punti derivanti da sette vittorie e una sconfitta, finendo due punti davanti alla Svizzera di Ramona Bachmann e Lara Dickenmann. Le capocannoniere della squadra sono Erin Cuthbert e Jane Ross, attaccanti che militano nella WSL e che hanno messo a segno entrambe quattro reti.
DIFESA – In porta troviamo Lee Alexander del Glasgow City che ha scalzato Shannon Lynn: la difesa è solitamente a quattro, composta da Jennifer Beattie del Manchester City, il capitano Rachel Corsie degli Utah Royals, Hayley Lauder del Glasgow City e Kirsty Smith del Manchester United. Non è stata convocata la 26enne Emma Mitchell, stella dell’Arsenal impiegata nelle qualificazioni. La prima delle sostitute è Chloe Arthur, difensore 24enne del Birmingham City.
CENTROCAMPO – Il centrocampo è a tre, guidato da Kim Little, decana centrocampista dell’Arsenal, mentre le sue compagne di reparto sono la 23enne Elizabeth Arnot, che milita nel Manchester United, e la pari età Caroline Weir, che gioca nel Manchester City.
ATTACCO – Normalmente vengono schierati tre attaccanti, anche se spesso un attaccante viene schierato come centrocampista esterno e quindi è un ruolo mascherato: le insostituibili sono Erin Cuthbert del Chelsea e Jane Ross del West Ham, aiutate alle spalle da Claire Emslie del Manchester City e Lisa Evans dell’Arsenal. Poche presenze invece per Lana Clelland, stella della Fiorentina.
IL COMMISSARIO TECNICO – La scozzese Michelle “Shelley” Kerr è un ex-difensore che ha guidato da capitano la nazionale scozzese e clubs come Kilmarnock e Hibernian, vincendo ogni gara casalinga della Scozia in cui ha giocato e totalizzando 59 presenze e 3 reti. Come allenatrice, ha prima guidato la nazionale Under 19 Femminile della Scozia nel 2009 e l’Arsenal, portandolo al double (FA Women’s Cup and Continental Cup) nel 2013.
LA STELLA – La centrocampista offensiva Kim Alison Little è sicuramente la giocatrice più in vista della Scozia: cenrtocampista offensiva, attualmente in forza all’Arsenal con esperienze in America e Australia, ha vinto tutto quello che c’era da vincere a titolo individuale e di clubs, e ha rappresentato la sua nazione da quando aveva 16 anni. Nel 2013 è diventata la prima vincitrice del PFA Women’s Players’ Player of the Year.
PUNTI DI DEBOLEZZA – La nazionale scozzese è una buona squadra, che ha mostrato in questi ultimi anni una decisa rinascita, riuscendo a centrare in rapida sequenza sia la qualificazione agli Europei che quella ai Mondiali. Resta però una nazionale, nel suo complesso, di livello medio, come mostra la sua posizione nel Ranking FIFA, e contro formazioni più “rodate” ha sempre faticato, subendo soprattutto una certa mancanza di esperienza internazionale.
FORMAZIONE TIPO – (4-3-3): Alexander; Beattie, Corsie, Smith, Lauder (Arthur); Little, Weir, Arnot (Emslie); Cuthbert, Ross, Evans.
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – La Nazionale scozzese sarà presente la prima volta ai mondiali ma sono capitate in un girone di ferro come il Girone D, dove si troveranno come avversarie Inghilterra, Giappone e Argentina. Se la potranno giocare con l’Argentina, ma diventa difficile pensare che superino la fase a gironi. Attenzione, però, la Scozia non è nuova a riservare delle sorprese.