Manca sempre meno al via dei Mondiali Femminili di Francia 2019 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 24 protagoniste dell’evento più atteso per il calcio in rosa: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca all’Olanda.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – La Nazionale di calcio femminile dell’Olanda, attualmente al 12esimo posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking, guidata dal tecnico Sarina Wiegman, è alla seconda partecipazione alla fase finale di un Mondiale: in Canada le Oranjes si fermarono agli ottavi di finale, battute dal Giappone finalista.
IL PERCORSO VERSO FRANCIA 2019 – L’Olanda è una delle nove squadre della UEFA a essersi qualificata a Francia 2019. Il percorso delle Leuwinnen è stato molto tortuoso: dopo essere arrivate seconda nel Gruppo 3 di qualificazione dietro alla Norvegia, le olandesi hanno dovuto affrontare lo spareggio qualificazione dove prima hanno battuto la Danimarca di Pernille Harder con il risultato complessivo di 4-1 e poi la Svizzera di Ramona Bachmann sempre con lo stesso risultato. La capocannoniere del percorso è stata Lineth Beerensteyn, attaccante del Twente autrice di 5 reti.
DIFESA – La difesa è solitamente a quattro, con la colonna Loes Geurts in porta e la coppia di centrali composta da Dominique Bloodworth (Arsenal) e Anouk Dekker (Montpellier) e gli esterni alti che sono spesso da Kika van Es (Ajax) e Desiree Van Lunteren (Friburgo). È una difesa molto solida, che prende pochi gol e offre sempre palloni alla mediana e alla fase d’attacco.
CENTROCAMPO – Il centrocampo dovrebbe essere a tre, anche se la quantità di giocatrici con spunti offensivi si spreca in questa formazione. Il reparto è guidato dalla mano esperta di Sherida Spitse, centrocampista del Vålerenga con il vizio del gol. Sue compagne di reparto sono Daniëlle van de Donk, altra centrocampista in quota Arsenal, e Jackie Groenen, mediana del Francoforte che spesso viene sostituita dalla giovane collega Jill Roord che milita nel Bayern Monaco.
ATTACCO – Questo reparto è il punto forte della squadra orange, e dove stanno cambiando alcune gerarchie: accanto alle certezze Lieke Martens (Barcellona) e Vivianne Miedema (Arsenal) si sta configurando una lotta a due tra la goleador delle qualificazioni, la 22enne emergente Lineth Beerensteyn (Bayern Monaco) e la più esperta 26enne Shanice van de Sanden (Olympique Lyonnais). La qualità resta altissima, con 14 delle 24 reti segnate nella fase di qualificazioni proprio dalle giocatrici di questo reparto.
IL COMMISSARIO TECNICO – Cosa dire di Sarina Wiegman? L’ex centrocampista difensivo olandese si è guadagnata sul campo i riconoscimenti che la seguono, diventano prima la prima calciatrice olandese a raggiungere le 100 presenze in nazionale e poi portando le Oranjes alla conquista del primo Europeo Femminile della storia olandese nel 2017, succedendo alla guida tecnica di Arjan van der Laan. Allenatrice stimata e capace, è uno dei punti di forza della squadra.
LA STELLA – Nonostante la grande quantità di calciatrici fortissime, impossibile non parlare di Vivianne Miedema: l’attaccante olandese, che ha 22 anni ha già conquistato la maglia in un top club europeo come il Barcellona, ha già segnato 57 reti in sole 74 presenze in Nazionale esordendo all’età di 18 anni. Con la formazione Under 19 Femminile si è laureata campionessa d’Europa all’edizione di Norvegia 2014, risultando anche capocannoniere del torneo, e con la nazionale maggiore ha vinto l’Europeo casalingo del 2017. Bisogna aggiungere altro?
PUNTI DI DEBOLEZZA – Ci sono punti di debolezza in una formazione che punta ad andare oltre gli ottavi di finale? Ci sono, e sono tutti nella capacità della squadra di andare in bambola con avversarie di alto rango. Lo dimostrano la sconfitta contro il Giappone nello scorso mondiale e quelle contro Spagna e Polonia nella recente Algarve Cup. La nazionale olandese è fortissima ma ogni tanto si perde e rischia tantissimo: dovrà migliorare soprattutto dal punto di vista psicologico.
FORMAZIONE TIPO – (4-3-3): Geurts; Bloodworth, Dekker, Van Es, Van Lunteren; Spitse, Van de Donk, Groene (Roord); Martens, Miedema, van de Sanden (Beerensteyn).
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – L’obiettivo minimo della Leuwinnen è dichiaratamente quello di arrivare agli ottavi di finale. La squadra della Wiegman si trova nel Girone E con Nuova Zelanda, Camerun e Canada e molto probabilmente dovrà giocarsi la vetta del girone proprio con le canadesi. Da allora il cammino si fa molto più arduo, con la possibilità di incotrare nuovamente il Giappone. E allora ci sarà, forse, la possibilità di vendicarsi.