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Right here, right now: da Wrestlemania al futuro WWE. E la draft

Foto: Twitter @@WWERomanReigns

Wrestlemania è da sempre il capolinea di una stagione e la partenza della nuova annata. Non abbiamo assistito ad un ppv indimenticabile, troppi interrogativi (es. perchè ripresentare dopo tempo immemore la prima versione da rapper di John Cena senza metterlo nell’ultimo match di Kurt Angle rivivendo così il debutto in WWE del 16 volte campione del mondo?), troppe scelte difficili da comprendere e alcuni percorsi intrapresi dai bookers non hanno portato agli esiti sperati.

Prendendo atto del presunto o reale malcontento di Brock Lesnar, il collocamento ad inizio show del potenziale main event maschile ha mischiato e non poco le carte. Seth Rollins, l’unico in grado al momento di meritarsi e rendere credibile il cambio titolo e la fine del regno della Bestia, ha centrato l’obiettivo. Una decisione ineccepibile, restano un po’ di perplessità sulla gestione del match, con una rissa prima del gong e un colpo basso che ha rappresentato la svolta.

Seth Rollins vs AJ Styles costituisce il meglio che la WWE, e probabilmente non soltanto, possa offrire. Stiamo parlando di due campioni, talenti puri, in comune un esaltante percorso nelle indy, due rappresentanti di generazioni differenti. Facile aspettarsi il meglio sul ring, non da escludere a priori un nuovo turno heel del Phenomenal, disposto a tutto pur di costruire la propria casa a Raw, bissando quanto ripetuto a Smackdown e allora, se così fosse, potremmo assistere anche a scorciatoie, più o meno condivisibili, per raggiungere il bersaglio grosso. Seth rientra tra i lottatori più amati dal pubblico, lo stesso si può dire per AJ, proprio per tale ragione difficile immaginare che un feud di così elevata caratura possa andare avanti a lungo con nessun heel coinvolto. Money in the Bank è il primo test per capirlo.

Niente da dire sul main event femminile di Wrestlemania anche se lo schienamento ai danni di Ronda fa un po’ discutere, stiamo parlando del meglio della divisione in circolazione, in questo caso la federazione ha avuto coraggio andando dritta per la propria strada tappandosi le orecchie dinanzi alle critiche dei fans eccessivamente “integralisti”. Il mondo cambia e anche lo sport, per fortuna. Stiamo parlando di Wrestlemania, è giusto collocare al main event il meglio che i rosters possono al momento offrire e molto spesso il miglior prodotto arriva dalla categoria femminile, rappresentata al meglio da alcune esponenti di elevatissimo livello tecnico e dinamico. Becky Linch è diventata con ampio merito la prima doppia campionessa detenendo entrambe le cinture, Evans rappresenta una new entry ma possiede personaggio e fisico per lasciare il segno e diventare il nuovo volto femminile del 2019. Charlotte Flair non ha più bisogno di presentazioni, ogni match è una perla a grandi livelli.

Il turn heel di Kevin Owens era facilmente preventivabile, difficile pensare ad un Big O come nuovo membro del New Day. Il canadese si è perfettamente immedesimato nella parte, rendendo credibile la figura del nuovo amico di Kofi Kingston. Dopo 11 anni il ghanese ha conquistato l’agognata cintura, chi conquista il titolo diventa automaticamente un bersaglio, il bersaglio, e inevitabilmente le insidie arrivano in ogni modo, da qualsiasi parte. A Smackdown mancava effettivamente un primo sfidante di caratura per il nuovo campione, dato che Roman Reigns è attualmente impegnato nel feud con Elias, probabilmente per ridare fiato al Mastino e provare a portare ai quartieri alti il chitarrista, e Daniel Bryan appare acciaccato. Il canadese, dopo il match immediatamente avuto al ritorno sostituendo per volere di Vince proprio il membro del New Day, riottiene una chance titolata e pare destinato, se non al primo tentativo, ad aprire una nuova Ko Mania.

A NXT Johnny Gargano è finalmente riuscito a conquistare il massimo alloro, al termine di un match epico contro Adam Cole. Applausi ad entrambi, il leader dell’Undisputed Era ha tirato fuori dal cilindro una prestazione sontuosa, andando più volte vicino al conteggio di tre vincente. Avevo pronosticato l’ennesima beffa di Johnny Wrestling, il ring mi ha smentito e devo dire “per fortuna”. Nessuno meritava quanto Johnny questa soddisfazione dopo anni vissuti al top dello show giovane sfiorando ripetutamente il titolo massimo. Bello l’abbraccio sincero con Tommaso Ciampa al termine del match, le ultime indiscrezioni farebbero riferimento ad un’operazione senza intoppi, una grande notizia vista la delicatezza dell’intervento, auguriamo la massima salute all’ex campione, con la speranza di rivederlo protagonista sul ring. Nel frattempo Velveteen Dream sta consolidando il proprio regno da campione North America, con difese titolate caratterizzate da grandissimo equilibrio e altrettanto spettacolo. Dijakovic è un avversario davvero imponente e con un potenziale ancora in parte inespresso. Il campione ha dimostrato di non trovarsi per caso la cintura intorno alla vita, respingendo con personalità e classe i decisi assalti di Riddle e Buddy Murphy, adesso dovrà tirare fuori dal cilindro ulteriori sprazzi di genio per avere la meglio su un atleta dal fisico imperioso ma dotato di dinamismo fuori dal normale.

Concludo l’approfondimento con un cenno alla draft. La permanenza di Ricochet, gli arrivi di Rey Mysterio, Samoa Joe, The Miz e gli Usos hanno portato nuova linfa allo show rosso, al momento Smackdown potrebbe apparire, ma solo sulla carta, indebolito nonostante Roman Reigns e Fin Balor, ma tutto dipenderà da come verranno gestiti Lars Sullivan, Buddy Murphy e Aleister Black oltre alla permanenza di Andrade, potenzialmente i valori aggiunti in grado di far spostare gli equilibri, sempre se i bookers si renderanno conto di ritrovarsi tra le mani un bagaglio tecnico e fisico da valorizzare al meglio. A parte la variabile Elias, sul quale i vertici alti pare vogliano puntare forse più a livello di personaggio che per il lottato (nonostante prestazioni molto spesso gagliarde anche contro i big).