Home » Le “7 marce”, Gp Spagna – Hamilton, campioni si nasce

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Gran Premio di Spagna, 5/a tappa del Mondiale di Formula 1, sul circuito del Montmeló a Barcellona. Analizziamo quanto accaduto con la nostra monoposto fornita da un cambio vintage ma potente a “7 marce”.

Viaggia in 7/a marcia, Lewis Hamilton – Allenamento? Ok. Sacrificio? Ok. Dedizione? Ok. Tutte e tre le caratteristiche testé scritte sono necessarie per formare un campione. Ma non sono sufficienti senza altre due: talento e cattiveria agonistica. E Lewis Hamilton ieri ha tenuto una lectio magistralis su tal tema. Bottas sta alzando la testa con una pole position con vantaggio di sei decimi? Pronta la risposta. Partenza al fulmicotone con Bottas annichilito e giri veloci a manetta infliggendo al finlandese mezzo secondo su mezzo secondo. Vittoria e primato in classifica conquistato. Lewis Hamilton, campioni si nasce.

Viaggia in 6/a marcia, Valtteri Bottas – Il finlandese della Mercedes ha disputato un Gran Premio da 9 in pagella, con pole position conquistata in maniera perentoria. Sta correndo il Mondiale più bello della sua carriera. Ha un unico difetto: avere come compagno di squadra un animale (nel senso sportivo del termine) da gara come Lewis Hamilton.

Viaggia in 5/a marcia, Danii Kvyat – Il russo cresciuto a Roma ha quest’anno con la Toro Rosso probabilmente l’ultima occasione per lasciare un segno nella Formula 1. E in questo inizio 2019 sembra che la stia sfruttando. In Spagna, con una vettura che non è certo delle migliori del lotto, ha arpionato un nono posto in gara tornando a punti dopo la decima piazza dell’Australia e la sua seconda top 10 in qualifica. Per la serie, non è mai troppo tardi.

Viaggiano in 4/a marcia, Carlos Sainz e Kevin Magnussen – Hanno il grande merito di rendere vivace la seconda parte della gara dopo la Safety Car con sorpassi decisi che regalano ai due punti importanti che fanno classifica e morale per entrambi.

Viaggia in 3/a marcia, l’Alfa Romeo – Doveva arrivare ed è arrivato il primo Gran Premio di difficoltà per le vetture svizzero-italiane. Per la prima volta non sono arrivati punti e non vi è stata mai la sensazione che questi potessero giungere. Ma un episodio del genere può capitare. Sperando che rimanga un episodio.

Viaggia in 2/a marcia, Lando Norris – A proposito di discontinuità normale, anche l’inglese della McLaren becca in Spagna un ostacolo sul suo processo di crescita. Il dispiacere sincero per l’incidente che ha provocato l’uscita di Stroll è un passaggio che, se ben compreso, lo farà solo maturare.

Viaggia in 1/a marcia, la Ferrari – Delle cinque doppiette su cinque gare della Mercedes e delle conseguenti cinque sconfitte per la Ferrari, questa è la più cocente per la Rossa. Le vetture di Maranello non sono mai state competitive né in qualifica né in corsa. A questo, si aggiungono i pasticci degli ordini di scuderia dati sempre con tre-quattro giri di ritardo negli episodi che hanno coinvolto Vettel e Leclerc e i problemi alla posteriore sinistra di entrambe le vetture nel corso dei cambi gomme. Insomma, profondo rosso. E non si riesce a vedere un barlume di ottimismo per il prosieguo della stagione.