La regular season della Serie A del basket italiano ha calato il sipario per accendere i riflettori sui playoff scudetti. L’Olimpia Milano resta la squadra da battere con un ruolino di marcia importante di 23 vittorie e sette sconfitte: praticamente lo stesso ottenuto dalla Reyer Venezia lo scorso anno e dalle stesse scarpette rosse due stagioni fa. Milano se la vedrà contro Avellino, che ha strappato il biglietto playoff nell’ultima giornata a Pistoia. Profonda delusione dalla Lombardia con tante compagini, tra le cinque presenti in campionato, che steccano l’appuntamento. Fuori la Germani Brescia, grande sorpresa nella passata stagione, assenti tra le migliori otto anche le due piazze storiche della palla a spicchi come Varese e Cantù, con quest’ultimi impegnati principalmente con i problemi societari. Alla lista delle assenze eccellenti aggiungiamo la Virtus bologna, che può comunque consolarsi in grande stile dopo il trionfo nella Champions League che ha contribuito a ridare un po’ di luce dorata europea alle Vnere felsinee.
Si partirà il 18 maggio. Cremona e Venezia, rispettivamente rivali di Trieste e Trento, sono le principali antagoniste del team meneghino. Un’occhio di riguardo per la Dinamo di Pozzecco che spinta dall’euforia di questo periodo sfiderà prima Brindisi e poi, in caso di passaggio, diventerebbe l’ultimo ostacolo di Milano verso la finale scudetto. La Serie A si è chiusa con un colpo di scena finale; Pistoia ormai quasi sicura di scendere in A2 è stata clamorosamente salvata da una sentenza che ha spedito nella categoria inferiore Torino. Otto punti di penalità, tanti ne sono bastati per cancellare la salvezza ottenuta momentaneamente dal roster piemontese. Ma a Torino non è la retrocessione a preoccupare, quanto il futuro della società che rischia di diventare ancora più pesante.