L’Empoli, alla disperata cerca di punti, chiede strada agli ex di turno
A detta di molti l’Empoli è con un piede in Serie B. La formazione toscana ha gettato al vento due opportunità importanti, contro quelle che fino a qualche partita fa erano vere e proprie concorrenti dirette. Le due sconfitte contro SPAL e Bologna pesano ora come un macigno e potrebbero rivelarsi decisive. In più gli uomini di Andreazzoli hanno un calendario non proprio agevole, visto che dovranno affrontare quattro squadre sulla carta più forti. E se si vuole sfociare nel campo delle curiosità, a ben guardare tutte queste sfide hanno un interessante comune denominatore: gli allenatori delle quattro squadre che affronteranno l’Empoli sono ex, che da giocatori e/o da allenatori hanno fatto le fortune degli azzurri.
Montella (Fiorentina) – L’aeroplanino ha preso il volo proprio da Empoli. Nel 1986 Montella viene selezionato e inserito nell’organico delle giovanili azzurre. Nella stagione 1990-91 debutta in Serie C e da lì in poi scende in campo totalmente 51 volte, segnando 27 volte. Nel 1994-95, di ritorno da un lunghissimo infortunio che rischia di pregiudicargli la carriera, mette a segno 17 reti e l’anno successivo passa al Genoa in B.
Mazzarri (Torino) – Anche per Mazzarri le stagioni da giocatore con la maglia azzurra sono cinque. L’Empoli lo prende dalla Fiorentina dopo tre prestiti (Pescara, Cagliari e Reggiana) e lo schiera in pianta stabile a centrocampo nel campionato di Serie B 1983/84. Nel 1988 lascia il club toscano – dopo 91 presenza e 4 gol – per passare al Licata.
Giampaolo (Sampdoria) – Se lo intervistate vi dirà sempre quanta riconoscenza abbia nei confronti dell’Empoli e del presidente Corsi. Viene scelto come successore di Sarri dopo che il grande calcio si era progressivamente dimenticato di lui. E Giampaolo ripaga la scelta fatta dalla dirigenza toscana portando l’Empoli al decimo posto in classifica nella stagione 2015/16.
Spalletti (Inter) – Per Spalletti il filo è doppio. Prima da giocatore: è praticamente a fine carriera e afflitto da vari acciacchi, ma riesci a ritagliarsi uno spazio da protagonista nell’Empoli tra il ’91 e il ’93. Poi da tecnico: dopo aver fatto la “gavetta” nelle giovanili e aver salvato dai playout gli azzurri, li porta a una storica promozione in B a cui fa seguito il doppio salto in Serie A e la successiva salvezza nella massima serie.