È un momento delicato in una stagione particolarmente tribolata. Tre allenatori, gestione del mercato quanto mai rivedibile e crisi di risultati nelle ultime settimane, dopo l’altisonante vittoria sulla Juventus. Certo, buona la parentesi di Napoli nell’ultima uscita lontano dal Ferraris, ma la classifica si è mossa davvero poco e la zona retrocessione dista appena cinque punti.
Un campionato vissuto su un ottovolante, su e giù tra salite magnifiche e discese thrilling. Vero è che l’era Preziosi è stata tutta un saliscendi con belle pagine scritte ma anche bei rischi di tracolli. Quindi, a malincuore per i tifosi genoani, si può dire che quest’annata non sia stata certamente un’eccezione alla regola.
Tornando al presente e al prossimo futuro i rossoblu sembrano fare molta fatica ad affrontare squadre motivate e particolarmente “in palla”, meglio contro chi ha obiettivi quasi del tutto raggiunti. Infatti gli uomini di Prandelli nelle ultime otto partite hanno giocato il calcio migliore contro le prime due della classe, Juventus e Napoli, entrambe con la testa e le gambe agli impegni europei appena giocati o da disputare. Troppo scarni i pareggi senza reti con le ultime due, invece, Chievo e Frosinone. Poi le sconfitte pesanti contro Parma, Udinese, Inter e Samp. Già, il derby, la partita dell’anno. Complicato il rapporto con gli arbitri e con i gol fatti. Tre espulsioni nelle ultime tre gare, in otto partite solo 3 i gol fatti. Ed è proprio da questa statistica che deve ripartire Prandelli: nelle ultime sei gare andare in gol ha significato ottenere punti, restare a secco ha portato solo a sconfitte. Un dato che fa ribollire il sangue ai tifosi genoani che avevano trovato in Piątek il vero crack della Serie A, venduto troppo velocemente e alla prima occasione di mercato con un’offerta valida del Milan. “Supermercato Genoa” che continua ad attrarre compratori, bravi i dirigenti rossoblu a individuare ottimi giocatori dimenticati dai top club, ma troppo debole e avara la società a lasciarli andare nel breve periodo. I vari Lerager, Sanabria e Sturaro non hanno arricchito particolarmente la rosa nel mercato invernale e i risultati si stanno palesando.
La polemica scoppiata sui social nel dopo derby perso va a mantenere alta la tensione nell’ambiente. Sarebbero saltate fuori alcune conversazioni tra un esponente storico della tifoseria e lo stesso Preziosi in cui il Presidente, interpellato e sollecitato a cedere la società, avrebbe risposto piccato dando la responsabilità agli stessi tifosi di rendere difficile la trattativa di cessione in quanto troppo focosi e contestatori, impaurendo così ipotetici compratori.
È ora che la squadra ritrovi la giusta “sveglia”, il Genoa rischia di essere risucchiata ancor di più nelle sabbie mobili della lotta salvezza, è il momento di giocare con motivazioni pari a quelle degli avversari. C’è una stagione da salvare, con una buona squadra e talenti veri in organico, sarebbe davvero un peccato per l’ambiente tutto dover vivere un finale di campionato rischiando la Serie B. Invertire la rotta e farlo al più presto, questo è l’imperativo.