Mancano ormai due mesi dall’inizio del Mondiale Femminile in Francia e la Nazionale Femminile di Milena Bertolini, con due prove gagliarde contro Polonia e Irlanda, conferma che il gioco c’è, la personalità non manca e resta solo qualche piccolo difetto da limare.
Nella prima delle due amichevoli, a Lublino, le Azzurre hanno pareggiato 1-1 con la Polonia: l’Italia fa il gioco ma la Polonia, finalista a sorpresa il mese scorso nel torneo di Algarve, non resta a guardare e si affidando alle ripartenze in velocità. La gara è vivace ed equilibrata e la prima occasione capita al 17′ sui piedi di Mauro, pescata da Giugliano con l’attaccante viola che non riesce in spaccata a raggiungere il pallone. L’Italia passa in vantaggio al 26′ con una prodezza balistica su punizione di Valentina Cernoia che con un sinistro a giro supera la barriera e infila il pallone a fil di palo: il vantaggio dura però solo due minuti perché un fallo di Giacinti regala una punizione alle polacche che pesca in area Pajor che in girata piega le mani a Giuliani firmando il pareggio. Le padrone di casa a quel punto attaccano con più continuità, ma l’Italia spreca due ottime occasioni con Bonansea e Giacinti. Nella ripresa l’Italia si riversa nella metà campo avversaria ma trova sulla sua strada Kiedrzynek che nega la gioia del gol a Sabatino, Bonansea e Gama e all’83′ centra il palo con il pallonetto di Sabatino si stampa sul palo. Sul ribaltamento di fronte la solita scatenata Pajor brucia in velocità Linari e Giuliani si oppone alla conclusione della numero nove polacca evitando una sconfitta ingiusta.
Nella seconda gara, a Reggio Emilia, alla presenza dei vertici federali, l’Italia va sotto nei primi minuti contro l’Irlanda ma ribalta il risultato con una grandissima prova di carattere. Le irlandesi sono una squadra fisica e compatta e pronta a colpire con le ripartenze e proprio con questa tattica, al 3′, passano in vantaggio: O’Sullivan riceve il pallone sulla trequarti campo e serve il capitano Mccabe, che sola davanti a Giuliani la supera con un diagonale rasoterra. La squadra di Milena Bertolini si trova costretta subito a inseguire, sbagliando qualche passaggio di troppo, e deve sostituire per infortunio al 28’ Alia Guagni, ma trova al 41′ il pari con Barbara Bonansea che supera in slalom un paio di avversarie e dal limite dell’area fa partire un gran destro a giro che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Nella ripresa la neoentrata Valentina Bergamaschi centra subito il palo e poi al 54′ crossa il pallone decisivo per l’incornata vincente di Daniela Sabatino: poco dopo è Laura Giuliani a dover difendere il vantaggio sulla conclusione dalla distanza di Kiernan e poco dopo Hourihan deve dire no al tiro ravvicinato di Sabatino. A fine gara le Azzurre salutano il pubblico portando lo striscione con la scritta “Forza Ceci“, un gesto di cuore per la Cecilia Salvai che dovrà saltare il Mondiale a causa di un brutto infortunio rimediato nella sfida scudetto tra Juventus e Fiorentina.
Queste le impressioni di Milena Bertolini: “Sono stati due buoni test contro due squadre fisiche e con delle individualità importanti. Abbiamo lavorato molto sulle palle inattive in questo raduno. Tutti i gol subiti su calcio piazzato non sono in volo, ma sulla ribattuta in area ed è lì che dobbiamo essere più reattive. L’errore iniziale nella seconda gara ci ha fatto perdere un po’ il ritmo, poi abbiamo fatto bene anche se avremmo dovuto chiuderla prima. Ora dobbiamo ricaricare le pile per arrivare fresche e pronte al Mondiale”.
Queste invece le parole del presidente Gabriele Gravina: “Lo sviluppo del calcio femminile è al centro del progetto federale: sfrutteremo al meglio l’entusiasmo di queste ragazze per contagiare tutto il calcio italiano. C’è ancora molto da fare e lo faremo con la partecipazione e la collaborazione dei club professionistici e dilettantistici perché dobbiamo fare un salto di qualità culturale, di cui beneficerà tutto il Paese. Con la partecipazione della Nazionale della CT Bertolini al Mondiale coltiviamo un sogno, quello di qualificare due squadre alle Olimpiadi (l’altra è l’Under 21, ndr)”.