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SBK che Passione – Sprazzi di Davies nel regno di Bautista

Tutti a dire: “Guardate, la SBK inizierà quando tornerà in Europa. Vedremo se anche nel Vecchio Continente la Ducati e Bautista domineranno“. Ebbene, gli addetti ai lavori hanno avuto ragione.

Ad Aragon, Spagna, teatro della 3/a tappa del Mondiale SBK 2019 e primo Gran Premio europeo, la Ducati e Bautista non hanno dominato. Hanno stradominato. Il binomio tra la Panigale quattro cilindri e il centauro spagnolo ha prodotto altre tre vittorie in gara-1, gara Superpole e gara-2. Bautista quindi fa 9 su 9, rafforzando il suo primato in classifica. Tre vittorie senza colpo ferire. Pole position, fuga e successo.

Fa 9 su 9 – ma di secondi posti – anche Johnny Rea. Il nordirlandese della Kawasaki ha confermato che vorrà lasciare le braccia sulla sua ZX-10 RR prima di cedere lo scettro di dominatore del Mondiale delle Derivate di Serie. Ne sanno qualcosa Lowes e Davies, che sono usciti con le ossa rotte dal corpo a corpo con l’attuale Campione del Mondo.

A proposito dell’inglese della Ducati, ad Aragon finalmente Chaz è tornato sui suoi livelli abituali. In Australia e Thailandia, Davies ha pagato il doppio scotto: quello del passaggio dalla bicilindrica a una quadricilindrica e soprattutto l’ingombrante approdo nello stesso box di un pilota proveniente dalla MotoGP che subito si è messo a fare il fenomeno. Dopo due Gran Premi di rodaggio, l’inglese ha assimilato la nuova Ducati ed è tornato ai suoi livelli. Strappando con le unghie due podi in gara-1 e gara-2 e giungendo quarto in gara Superpole.

Due podi che confermano la qualità eccelsa della Panigale e soprattutto mettono a tacere tutte le voci che parlavano fin troppo presto di un Davies bollito. Le stesse voci che ora circolano su Marco Melandri, “reo” con la sua Yamaha privata di aver disputato una Gran Premio anonimo. Il ravennate è scivolato fuori dai 10 (un dodicesimo e due undicesimi posti) dopo un podio e cinque sesti posti di fila. Ma il Mondiale SBK è ancora lungo e di tempo per il riscatto c’è ne. A cominciare dal prossimo fine settimana in quel di Assen, sede della 4/a tappa del Campionato. E il responso dell’Università della Moto è sempre imprevedibile.