Cielo plumbeo per la Fiorentina
Nuvole nere sul cielo di Firenze. La sconfitta casalinga con il Frosinone è tanto eclatante quanto fragorosa e nello spogliatoio viola ha creato una frattura ormai definitiva. L’avventura di Stefano Pioli è prossima al capolinea, bisogna solo capire in quale data verrà posta la parola fine. La dirigenza gigliata e i Della Valle infatti potrebbero anticipare i tempi ed esonerarlo prima della gara di ritorno di Coppa Italia, sperando di dare una scossa anche alla squadra in vista di una partita decisiva per salvare la stagione. L’alternativa invece è quella di arrivare fino al termine del campionato e poi passare a una rivoluzione tecnica.
In ogni caso la sconfitta contro la compagine ciociara ha creato una stato di depressione tale da evitare pesanti contestazioni da parte della tifoseria. I sostenitori viola hanno lasciato lo stadio presi ormai dallo sconforto per un periodo che non regala gioie dalle parti dello stadio Artemio Franchi. Qualcuno addirittura inizia a guardarsi alle spalle osservando i risultati delle squadre in lotta per la salvezza, ma quest’ultima evenienza almeno per il momento ci sembra troppo estrema considerato comunque il buon distacco dal terzultimo posto.
Con il Frosinone è stato un fallimento dell’intero undici titolare. Nessuno si è salvato, la squadra è apparsa svogliata, indecisa in fase difensiva, poco incisiva negli attacchi. Gerson è stato criticato e lungo ed è uno dei motivi che stanno creando la spaccatura tra tifoseria e il resto del panorama gigliato; la stagione del brasiliano non è piaciuta, troppi errori gravi per il campionato di Serie A; qualcuno non si capacita del perché il tecnico fiorentino insista su Gerson, mentre preferisca lasciare in panchina altri giocatori più graditi sulle tribune del Franchi. I risultati in questo caso non stanno dando ragione a Pioli e il suo futuro è nero. Resta da capire il nome del futuro. Bigica potrebbe occuparsi di una fase transitoria, mentre all’ultimo momento è spuntato fuori il nome di Vincenzo Montella, un ritorno dopo le parentesi non esaltanti con Milan e Siviglia. Nel frattempo è tutto in alto mare e una crisi in grado di dare ragione e sollievo solo ai contestatori dei Della Valle.