A Firenze è rimasta solo la matematica a mantenere vive, anche se flebili, le speranze di un piazzamento europeo in classifica. La piazza ha smesso di crederci e il pareggio casalingo di domenica contro il Torino non ha fatto altro che rendere più vigoroso questo pessimismo. Il pensiero di tifosi e giocatori è orientato verso la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Bergamo, l’ultima carta per salvare una stagione destinata a chiudersi con un nulla di fatto. Contro i granata un gol di Simeone ha illuso, mentre il pareggio di Baselli ha riportato tutti con i piedi per terra per vivere un pareggio inutile per entrambe le formazioni.
In casa viola si inizia a pensare al futuro; il nome di Eusebio Di Francesco come sostituto di Stefano Pioli si fa sempre più concreto con l’augurio che l’ex tecnico giallorosso riesca a costruire a Firenze un qualcosa di simile a ciò realizzato con il Sassuolo. Il campionato attuale difficilmente regalerà altre emozioni al popolo gigliato e discorsi e chiacchiere sono concentrati quindi verso ciò che verrà: in questo contesto la partita di domenica è stata una sorta di prova tecnica poiché la Fiorentina è scesa in campo senza Federico Chiesa, fermato da un problema muscolare. Ci si chiede infatti che cosa sarà del talento gigliato e se rimarrà con la maglia viola per un’altra stagione; di fiducia ne rimane poca anche perché c’è il sospetto di rivedere una nuova rivoluzione in estate con partenze eccellenti come Veretout e Milenkovic. Tutto sbagliato, tutto da rifare come diceva un fiorentino DOC come Ginettaccio Bartali. All’orizzonte l’ombra di un nuovo capitolo e di un nuovo progetto con una rosa nuova; comunque vada, Pioli, Di Francesco o un terzo nome, la certezza è una sola: non sono ammessi ulteriori fallimenti. I tifosi vogliono tornare a respirare aria europea; una stagione a vuoto ci può stare, la seconda si fa sentire, la terza inizia a essere eccessiva e una quarta creerebbe pesanti malumori.
Tuttavia la gara di domenica ha concesso qualche pizzico di serenità nel vedere in campo due giovani come Montiel e Vlahovic. La Fiorentina è una squadra che ha puntato molto sulla linea giovane e questo periodo è l’occasione giusta per dare minutaggi ed esperienza alle speranze future. I due ragazzi hanno mostrato in campo grande impeto e voglia di fare, su di loro bisognerà lavorare correttamente per evitare di far spegnere questo entusiasmo. E chissà che questa passione non riesca a contagiare il resto del gruppo in vista della sfida con l’Atalanta.