Gran Premio del Bahrain, 2/a tappa del Mondiale di Formula 1 2019, sul circuito di Sakhir. Analizziamo quanto accaduto in questa spettacolare corsa in notturna con le nostre “7 marce”.
Viaggia in 7/a marcia, il “lato B” di Hamilton – Sverniciato alla partenza dal compagno di squadra Bottas, sverniciato durante la corsa da Vettel, in crisi di gomme dopo la prima sosta ai box. Insomma, te l’aspetti fuori dal podio o al più terzo in classifica. Invece, vince una corsa incredibile e si ritrova secondo in classifica (dietro a Bottas solo per il punto in più ottenuto dal finlandese in Australia grazie al giro più veloce) nel Mondiale. Il suo “lato B” (vogliamo edulcorare la parola che ha utilizzato Toto Wolff, sebbene siamo d’accorso con lui sul pensiero) viaggia davvero in 7/a marcia. Anzi, è fin troppo riduttivo.
Viaggia in 6/a marcia, Charles Leclerc – Il fine settimana “quasi” perfetto. Il monegasco della Ferrari vola fin dalle libere delle venerdì e prosegue la sua marcia inarrestabile con la prima pole position della carriera, un sorpasso che non ammette repliche al compagno di squadra Vettel in corsa dopo una partenza incerta e il giro più veloce. Ma, a pochi giri dalla fine, quel problema al motore che gli costa la prima vittoria. Fortunatamente, la Safety Car gli preserva quantomeno il primo podio della carriera col terzo posto. Siamo comunque sicuri di una cosa. Lato iella a parte, oggi a Sakhir è nata una stella.
Viaggia in 5/a marcia, Lando Norris – Quest’anno la McLaren – con un malcelato rosicamento di Fernando Alonso presente ai box – è decisamente competitiva, almeno per quanto riguarda il centro gruppo. E ha trovato un pilota che sta facendo viaggiare la vettura di Woking. Il diciannovenne inglese, dopo le buone impressioni suscitate in Australia, si è confermato in Bahrain portandosi a casa un ottimo sesto posto e i primi punti della classifica mondiale. Siamo pronti a scommettere che non saranno gli unici.
Viaggia in 4/a marcia, Pierre Gasly – Buon per lui che le Renault hanno deciso di togliere il disturbo dalla classifica, facendolo salire all’ottavo posto in classifica. Ma le differenze con Verstappen sono al momento evidentissime. L’esordio in Red Bull del pilota francese certo non è stato dei più agevoli.
Viaggia in 3/a marcia, Romain Grosjean – A proposito di francesi in difficoltà. Niente da fare, il pilota della Haas sta rivivendo lo stesso incubo sportivo dello scorso anno, quando i primi punti li fece in Austria alla nona gara. E proprio come lo scorso anno, la maggior parte dei ritiri non avviene a causa sua. Oggi chi lo toglie da mezzo è Stroll, che con la sua Racing Point gli buca la posteriore sinistra. Grosjean si consoli. Prima o poi, per la legge dei grandi numeri, questa sua sfortuna dovrà esaurirsi.
Viaggia in 2/a marcia, la Ferrari – Come passare da una doppietta annunciata a una disfatta inaspettata. In Australia è mancata la prestazione velocistica, in Bahrain è mancata l’affidabilità. Evenienza dimostrata dal problema al motore di Leclerc e dall’ala anteriore di Vettel che si frantuma. A Maranello sembra davvero che manchi un soldo per fare una lira. Speriamo che quando quest’ultimo arriverà, la Mercedes non sia già lontano in classifica.
Viaggia in 1/a marcia, la Renault – Pensare che le vetture francesi stavano disputando un’onestissima gara. Quel doppio ritiro avvenuto non solo nello stesso giro ma addirittura nella stessa curva ha ovviamente annullato tutto. Un doppio ritiro nello stesso giro e nella stessa curva che va iscritto di diritto nel grande libro degli episodi singolari della Formula 1.