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La Juve ha un Kean in più (anche da gestire)

È finita la pausa delle Nazionali, ma il tormentone sull’esplosione di Moise Kean sembra essere appena iniziato. Le prime due gare della Nazionale italiana nel percorso verso Euro 2020 sono state la grande occasione per il ragazzo classe 2000 per mettersi una volta per tutte sotto i riflettori, dopo aver lanciato già un importante avviso qualche settimana fa con la doppietta rifilata all’Udinese. La Juventus lo aveva visto partire come una nuova scommessa di Mancini, una promessa sul punto di sbocciare e ora si ritrova a Vinovo con un giocatore trasformato e con esigenze e pretese del tutto nuovo.

Le prestazioni offerte, condite con due reti, contro Finlandia e Liechtenstein hanno confermato che il giovane attaccante di Vercelli ha tutte le potenzialità per diventare un futuro protagonista del nostro calcio. Ora servirà cautela, certo, perché questa è la fase chiave in cui un giocatore di appena 19 anni deve essere messo nelle migliori condizioni possibili per scegliere se fare il salto di qualità e non smettere di crescere o perdersi come tanti altri. Mancini ha confermato di essere un tecnico con buone intuizioni, proprio come era accaduto anche con Zaniolo. Alla prima convocazione del centrocampista della Roma tutti storcevano il naso e ora tutti parlano di lui tra elogi e scomodi paragoni.

Scoperto il talento, comincia ora il teatro mediatico attorno alla sa figura. È il momento in cui parlano tutti, dall’agente che racconta possibili trasferimenti del passato e comincia a lavorare sotto banco per nuovi potenziali guadagni economici ai parenti, con qualcuno che decide anche di sbilanciarsi (inutilmente) sul piano politico con affermazioni da prendere con le pinze. Parlano i giornalisti tra un “l’avevo capito subito” e un “è sopravvalutato”, così come i tifosi. Ma poi, dietro, c’è semplicemente la storia di un ragazzo che, a 19 anni, sta per scoprire cosa significa essere al centro dell’attenzione nel mondo del calcio.

Allegri, soprattutto, si ritrova un giocatore di talento dall’ottimo potenziale, ma che ora andrà gestito, per non gettare all’aria quanto fatto finora. Il Kean che torna ora alla Juve ha però ben altre pretese e forse proprie queste ultime giornate di campionato serviranno per capire anche quale sarà il futuro in bianconero del ragazzo. Il giocatore scalpita e bisognerà trovare il momento giusto per accontentarlo, rispettandone i tempi di crescita. Ma le due prestazioni con la Nazionale cambiano il suo finale di stagione, anticipandone l’emersione probabilmente prevista per il prossimo anno. Anche perché in campionato ci sarà tempo per sperimentare, anche considerando il momento decisamente no di Mandzukić. Dopo questa settimana da sogno e segnata dalla conquista delle prime pagine di tutti i giornali italiani, comincia tutta un’altra storia per Moise Kean.