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Serie A, quando la salvezza passa per il cambio in panchina

Nel calcio, si sa, quando i risultati non arrivano, i primi a pagare sono sempre gli allenatori. Fino a questo momento sono state 11 le panchine saltate in Serie A, con ChievoVerona, Empoli, Genoa e Udinese a guidare la classifica con ben due avvicendamenti già messi a referto. Fatta eccezione per la Roma, hanno optato per la via dell’esonero soltanto compagini in lotta per la salvezza: a quelle sopracitate si aggiungono infatti Bologna e Frosinone. Le scelte si sono rivelate indovinate? Numeri alla mano, andiamo a confrontare il rendimento di queste formazioni prima e dopo i rispettivi cambi di guida tecnica.

BOLOGNA – L’avventura di Filippo Inzaghi sulla panchina felsinea è durata 21 giornate, in cui sono arrivati appena 14 punti, frutto di 2 successi e 8 pareggi a fronte di 11 sconfitte. Dall’arrivo di Siniša Mihajlović, invece, i rossoblù hanno raccolto 10 punti in 7 gare (3 vittorie, 1 pareggio e 3 ko) per una media punti a partita di 1,43, più del doppio rispetto al predecessore che si era attestato a quota 0,67.

CHIEVOVERONA – I clivensi hanno iniziato il torneo con Lorenzo D’Anna, che, però, è stato esonerato dopo 8 turni a causa di un rendimento abbastanza deficitario. 2 pareggi e 6 sconfitte che hanno spinto la società gialloblù a puntare sull’ex ct della Nazionale, Gian Piero Ventura. Il tecnico genovese, tuttavia, non ha avuto una sorte migliore e dopo 4 uscite in cui aveva ottenuto appena un punto ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto è stato chiamato Domenico Di Carlo che nelle successive 16 partite ha raccolto 11 punti grazie a 1 vittoria e 8 pareggi per una media di 0,69 punti a gara (contro lo 0,25 dei suoi predecessori).

EMPOLI – Dopo la trionfale cavalcata dello scorso anno in B, i toscani sono ripartiti con Aurelio Andreazzoli. L’avventura dell’allenatore ex Roma si è interrotta dopo 11 giornate in cui era arrivata soltanto una vittoria oltre a tre pareggi. La panchina azzurra è stata poi affidata a Giuseppe Iachini che, dopo un avvio sprint fatto di 10 punti in 4 incontri, è incappato in una serie di risultati non esaltanti. Nonostante una media punti decisamente buona (1,00), il club ha optato per il ritorno in sella di “Nonno Aurelio” che ha esordito vincendo lo scontro salvezza con il Frosinone e attestando il suo score a 0,75 punti per match.

FROSINONE – 10 ko in 16 uscite con soltanto 1 vittoria e 5 pari hanno portato il sodalizio ciociaro a esonerare Moreno Longo e a ingaggiare Marco Baroni. L’ex allenatore del Benevento ha ridato solidità a una squadra che fino a quel momento aveva incassato addirittura 35 reti contro le 18 attuali, seppur distribuite in 12 uscite. Sotto la sua guida i giallazzurri hanno centrato 2 successi e 3 pareggi a fronte di 7 sconfitte per una media punti a partita di 0,75 contro gli 0,50 della gestione precedente. Resta, tuttavia, la pecca di non aver mai vinto al “Benito Stirpe” che attende ancora il primo acuto in Serie A.

GENOA – Tre allenatori si sono avvicendati sulla panchina del Grifone. Pur vincendo 4 partite su 7 (media punti: 1,71), il patron Enrico Preziosi ha dato il benservito a Davide Ballardini rimpiazzandolo con Ivan Jurić. Il tecnico croato, però, è andato decisamente peggio del suo predecessore ottenendo la miseria di 3 pareggi in 7 gare, passando poi il testimone all’esperto Cesare Prandelli. L’ex ct della Nazionale ha risollevato le sorti dei rossoblù ipotecando la salvezza grazie ai 4 successi (con altrettanti ko) e ai 6 pari ottenuti in 14 match, con una media di 1,29 punti a partita.

UDINESE – I friulani hanno sorpreso tutti in estate affidando la guida tecnica allo spagnolo Julio Velázquez. L’ex Alcorcón non è riuscito tuttavia a trovare il giusto feeling con la piazza e dopo 12 giornate in cui sono arrivati 9 punti (media di 0,75) è stato esonerato. Al suo posto è stato chiamato Davide Nicola, protagonista due stagioni fa dell’impresa salvezza del Crotone. 4 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte per una media di 1,07 punti a partita, questo il bilancio del tecnico piemontese che, dopo il 4-2 incassato a Napoli, è stato rimpiazzato da Igor Tudor, già alla guida dei bianconeri nelle ultime 4 uscite dello scorso torneo in cui ha centrato la salvezza grazie a 2 vittorie e 1 pareggio a fronte di 1 ko.

Cambi in panchina che, dunque, hanno portato un miglioramento dei rendimenti delle squadre coinvolte. Fa eccezione il Genoa con Ballardini, che vanta una media partita migliore rispetto a Prandelli, anche se l’ex allenatore della Nazionale ha già in pugno la permanenza in massima serie. L’Andreazzoli-bis fa ben sperare l’Empoli che, però, con Iachini viaggiava su una media punti di poco superiore. Tra le squadre nella parte destra della classifica Parma, Sassuolo, Cagliari e SPAL hanno mantenuto i rispettivi tecnici e, guardando la classifica, soltanto gli estensi sono pericolosamente invischiati nella lotta per non retrocedere. Per sapere, però, quale sia la mossa vincente bisognerà attendere le ultime 10 giornate di campionato. Ce la farà la schiera di subentranti a centrare l’obiettivo salvezza? Ai posteri l’ardua sentenza…