Molinari, la prima impresa del 2019
Dopo l’assenza dai tornei golfistici di inizio anno, Francesco Molinari ha deciso di tornare col botto, conquistando l’Arnold Palmer Invitational dove giocavano 6 dei primi 10 del ranking mondiale e regalandoci la prima gioia del 2019.
Molinari si era già piazzato bene dopo i primi tre giri completati in 69, 70 e 73 colpi, ma è nelle ultime diciotto buche che ha dato vita a una rimonta che ha dell’incredibile: partito diciassettesimo, con quattro birdie nelle prime otto buche, di cui l’ultimo alla buca 8 con uno spettacolare approccio partito fuori dal green, “Chicco” risaliva la classifica. Alla buca 12 e alla 13 altri due birdie che lo portavano al comando a pari merito con l’inglese Matthew Fitzpatrick. Molinari sfiora alla terzultima l’eagle e chiude il giro con l’ennesimo birdie con un putt da tredici metri e mezzo di distanza per un giro finale chiuso in 64, la miglior prestazione della giornata finale che gli permette di staccare di due colpi Fitzpatrick e di tre il coreano Sungjae Im, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e l’altro inglese Tommy Fleetwood, amico e compagno di Ryder Cup dell’italiano.
Alla fine Molinari ha espresso tutta la sua gioia: “Vincere qui è davvero speciale. Sono orgoglioso. Mai avrei pensato di scendere in campo e fare un giro come questo. Vincere qui, a casa di “Arnie”, è speciale. Bello anche che mi abbiano visto a casa mia moglie e i miei figli”. Francesco ha poi trovato anche il tempo per complimentarsi con Guido Migliozzi, fresco vincitore del Kenya Magical Open: “Complimenti a Guido Migliozzi. Una grande settimana, avanti così”.
Infatti, dall’altra parte del mondo, il giovane 22enne vicentino Guido Migliozzi ha vinto con 268 (67 68 64 69, -16) colpi il Magical Kenya Open, disputato sul percorso del Karen CC (par 71) a Nairobi in Kenya. Migliozzi, al primo successo sull’European Tour dove è entrato con il 15° posto nella Qualifying School e al 14° evento disputato, ha superato con una grande prestazione, in un combattuto finale, lo spagnolo Adri Arnaus e i sudafricani Louis De Jager e Justin Harding. Si vede che il Kenya Open porta bene ai colori azzurri, visto che lo scorso anno vinse Lorenzo Gagli.
Queste le parole di Migliozzi: “Mi godo questo momento. A me piace competere sotto pressione. Amo la pressione, è di grande stimolo e adoro giocare con tante persone che mi guardano e con numerose macchine fotografiche attorno. Ero in coppia con Arnaus: è stata una bella partita, una grande battaglia e quasi un match play. C’era molta tensione in campo e dopo il birdie alla buca 12 che mi ha portato al comando è ulteriormente aumentata. E’ stato difficile, ma sono riuscito a mantenere la calma necessaria per poter vincere. Mi sono veramente divertito negli ultimi due giorni e sono rimasto particolarmente soddisfatto del mio gioco sotto pressione e del putting su cui ho lavorato molto”.
Questo 2019 del golf azzurro si apre sotto i migliori auspici, cominciando con tre splendide imprese, quella di Francesco Molinari nell’Arnold Palmer Invitational, quella di Guido Migliozzi al Magical Kenya Open e la vittoria di Andrea Romano nel Junior Orange Bowl, una prestigiosa vetrina mondiale. Speriamo ricalchi i fasti del 2018, dove gli italiani hanno battuto il record di 34 vittorie internazionali. Siamo solo a marzo.