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Foto per gentile concessione del Verona Women

Tempo fa vi abbiamo parlato delle squadre impegnate nella lotta per il titolo nella Serie A Femminile. Oggi parliamo delle probabili retrocessioni.

Mancano solo quattro giornate al termine e purtroppo, alla prova dei fatti, l’Orobica non sembra in grado di risalire la china e racimolare i punti necessari per infastidire le altre squadre impegnate nella lotta per evitare la retrocessione: la squadra bergamasca sembra condannata da una classifica che testimonia la sterilità in attacco (secondo peggiore dietro il Bari) e la poca solidità difensiva (seconda peggiore difensiva dietro il ChievoVerona). La combinazione di questi due fattori ha determinato un mix mortale, con le bergamasche che vedono la salvezza lontana sei punti e un calendario che le vede opposte a Milan, Bari, Fiorentina e Sassuolo. Un’impresa quasi proibitiva per le ragazze di coach Marianna Marini.

Il discorso è diverso per il Pink Bari: le pugliesi hanno cinque punti di distacco dall’accoppiata tutta veronese Hellas Verona-ChievoVerona Valpo e hanno da affrontare Florentia, Orobica, Roma e Atalanta. Anche qui si prospetta una mezza impresa per le atlete allenate da Roberto D’Ermilio, ma sembra che ora possano fare solo la corsa sul Verona, reduce da ben sei sconfitte consecutive in campionato e il cui attacco sembra essersi inceppato, visto che l’ultima rete è della centrocampista Lucia Ondrušová nella sconfitta proprio contro il Bari. La squadra di Sara di Filippo dovrà gareggiare contro Sassuolo, Tavagnacco, ChievoVerona e Juventus, e dovrà racimolare quanti più punti possibili per evitare spiacevoli sorprese.

La gara decisiva sarà probabilmente quella contro il ChievoVerona Valpo che sta vivendo una stagione ampiamente al di sotto delle attese: le gialloblù erano in pronostico per una stagione tranquilla, non per una classifica così deficitaria, nonostante la grandissima annata di Stefania Tarenzi, attaccante che alla soglia dei 30 anni è ancora capace di segnare e stupire. Ora la formazione clivense, guidata da Emiliano Bonazzoli, ha parzialmente invertito la china e sta raccogliendo punti pesanti contro squadre come Florentia e Sassuolo, dimostrando di voler rimanere aggrappata con le unghie e con i denti a questa Serie A, e ha dalla sua anche il fattore campo per la sfida decisiva contro le cugine veronesi.

Da questo discorso abbiamo tenuto fuori il Tavagnacco: la formazione di Marco Rossi ha mostrato di avere un rendimento migliore fuori casa che tra le mura amiche e si sta affidando in attacco alle reti della 19enne Caterina Ferin e della 21enne finlandese Heidi Kollanen e ora, dopo un campionato proibitivo contro le prime della classe, può guardare questo finale di stagione con maggiore tranquillità, anche alla luce dei suoi 18 punti, che la portano a ben sette punti dalla zona retrocessione. Le due prossime sfide contro ChievoVerona Valpo e Hellas Verona sono però da vincere, per evitare di avere nottate piene di incubi.