La Milano-Sanremo è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada professionistico, una delle più importanti corse ciclistiche del relativo circuito internazionale e prima grande classica nel calendario ciclistico stagionale. Conosciuta con il nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia e, con una lunghezza 298 km, è anche la più lunga.
Peter Sagan: per l’ex campione del mondo la Classicissima è ormai diventata quasi un’ossessione. Tanti, tantissimi piazzamenti – tra cui il secondo posto nel 2017 alle spalle di Michał Kwiatkowski quando la gara sembrava ormai chiusa – ma ancora nessun successo. In questo 2019 non ha ancora mostrato il suo solito strapotere, forse per via di una condizione non ancora eccellente o forse per arrivare proprio a questo grande appuntamento leggermente più in ombra. D’altronde si sa: per vincere la Milano-Sanremo bisogna rischiare di perderla, vedremo sabato se anche il sempre generoso Peter avrà imparato la lezione.
Deceuninck – Quick Step: la squadra che ha dominato questo inizio di 2019 e che sarà quasi certamente la formazione che prenderà in mano la corsa anche sabato negli ultimi 50-60 chilometri. Il capitano è Julian Alaphilippe, mai visto in carriera brillante come in questo avvio di stagione dove ha già collezionato sei successi. Accanto al francese due fuoriclasse come Philippe Gilbert e Zdeněk Štybar, quest’ultimo, soprattutto, già vincitore della Omloop Het Nieuwsblad, potrebbe essere la vera mina vagante della Milano-Sanremo. Ultimo, non per importanza, il nostro Elia Viviani. Il velocista della squadra di Patrick Lefevere che vedrà salire o scendere le sue quotazioni in chiave vittoria finale in base all’approccio che avrà nel finale la formazione belga.
Caleb Ewan: l’uomo che lo scorso anno si aggiudicò la volata dei battuti alle spalle del vincitore Vincenzo Nibali. Tra i velocisti è quello più a suo agio quando la strada inizia a salire. Se la gara dovesse svilupparsi in modo lineare, quando la testa del gruppo scollinerà sul Poggio e ci si guarderà per capire chi è rimasto, Caleb Ewan sarà certamente uno di questi.
UAE Team-Emirates: la formazione degli Emirati Arabi può contare su una coppia di capitani di primissimo piano con Alexander Kristoff e Fernando Gaviria. Difficile ipotizzare chi possa essere a tavolino il leader della squadra, la sensazione è che partano totalmente alla pari e che sarà la strada a decidere la gerarchia.
Sam Bennett: compagno di squadra di Peter Sagan, potrebbe essere proprio l’irlandese il reale capitano della Bora-Hansgrohe. In questo inizio di 2019 si è già messo dietro tutti i migliori velocisti, ma la Milano-Sanremo non è solo via Roma e su un percorso del genere Bennett non dà ancora grandi sicurezze.
Gli outsiders: Sonny Colbrelli, Arnaud Démare, Dylan Groenewegen, Michael Matthews, Matteo Trentin.