Come ha scritto il nostro Francesco Cucinotta, la Serie A di quest’anno è proprio simile a quella Ligue 1 che tanto spesso abbiamo disprezzato per il dominio totale del PSG. C’è differenza con quello che accade da noi al momento, con la Juventus prima a +18 dalla seconda? Direi di no. Non solo, ma i bianconeri contro l’Udinese hanno manifestato il proprio strapotere dimostrando di poter battere squadre di media-bassa classifica con una formazione quasi totalmente di riserva. Una vittoria talmente semplice che Allegri ha potuto tranquillamente continuare a preparare la vera sfida che può cambiare la storia e la storia dei bianconeri: quella contro l’Atletico Madrid.
C’è da dire, però, che queste sono le occasioni in cui Kean dimostra di essere davvero un grande attaccante. I numeri sono con lui: 5 presenze, 3 gol. Paratici fa bene a volerlo blindare con il rinnovo, ma il prossimo anno bisogna scegliere: o trova maggior spazio o deve andare a giocare in prestito. A 19 anni devi giocare per crescere, non fare la riserva di un attaccante quasi insostituibile come Mandzukic.
Dalla trasferta di Sassuolo, il Napoli strappa a fatica un punto. Azzurri spenti, chiusi bene dalle trame di gioco ben preparato dal solito, attento De Zerbi, ma è evidente che la testa sia ormai rivolta soltanto all’Europa League. Non un atteggiamento da elogiare, perché abbandonare un campionato a metà marzo è un passo indietro enorme rispetto alle ultime stagioni. Ma è evidente che Ancelotti punterà totalmente sull’Europa per salvare una stagione finora complessivamente fallimentare sotto tanti punti di vista, ottenendo dalla Serie A i punti strettamente necessari per mantenere almeno il secondo posto.
Altra vittoria sporca del Milan, che contro il ChievoVerona fatica più del dovuto ma si salva grazie al solito Piatek. Il polacco ha già raggiunto la cifra che Higuain aveva totalizzato in tutta la prima parte di stagione, dimostrando di aver cambiato totalmente il passo del reparto offensivo rossonero. Settimana prossima c’è il derby e Gattuso ci arriva decisamente nello stato migliore possibile dei suoi.
Vince ancora anche l’Inter, che continua a difendere il suo quarto posto. Contro la SPAL la gara fatica a sbloccarsi, poi la qualità nerazzurra riesce a emergere.
Claudio Ranieri torna nella “sua” Roma, ritrovando una vittoria piuttosto tirata contro l’Empoli a concludere una settimana nera per i giallorossi. Una rivoluzione tra panchina e dirigenza che in realtà si sarebbe realizzata a prescindere, bisognava soltanto decidere quando. L’eliminazione dalla Champions League contro il Porto è stato il colpo di grazia, nonostante fossero tutti consapevoli che Di Francesco non meritasse un’uscita di scena simile. Ranieri, però, ha voglia di riscatto dopo la delusione dell’esperienza al Fulham e avrà a disposizione i prossimi mesi per portare la Roma in Champions. Obiettivo per cui dovrà combattere e forse nemmeno il suo forte attaccamento sarà sufficiente per garantirlo.
Ancora bene Torino e Atalanta, che continuano a lottare per un’Europa che sarebbe stra meritata per entrambe. I granata soffrono a Frosinone, vedono sfumare il record di inviolabilità della porta, ma vince una gara difficile, in cui si è visto decisamente il tocco di Mazzarri. Decisivi soprattutto i cambi di Iago Falque e Ola Aina, entrambi bravi a servire Belotti in occasione dei suoi due gol, ma capaci in generale di dare una scossa ai granata troppo spenti dei primi 45′. L’Atalanta, invece, colleziona colpo dopo colpo e ora a essere stesa è stata la Sampdoria sul proprio campo. Scenata piuttosto imbarazzante di Gasperini a parte, i bergamaschi hanno dimostrato grande qualità difensiva, in un pomeriggio che ha fatto emergere Gollini e Mancini. Vittoria sudata, strappata con i morsi, ma l’Atalanta sta riuscendo finalmente a capire l’importanza di punti simili in questo tipo di gare.
Fiorentina-Lazio finisce con un pareggio che non fa felice nessuno e, anzi, fa infuriare Pioli e Inzaghi. La corsa per l’Europa dei viola sta per concludersi e sul futuro del tecnico cominciano a presentarsi nuove nuvole, perché le aspettative erano diverse a inizio anno. I biancocelesti, invece, tornano sulla terra dopo la vittoria prestigiosa del derby e riscoprono tutti i propri limiti. Alla squadra di Inzaghi manca continuità e per la lotta Champions i ritmi richiesti sono altri. La Lazio si deve subito adeguare, perché il treno se ne sta andando.
Pesante vittoria in ottica salvezza per il Bologna sul Cagliari, con Mihajlović che finalmente riesce a raccogliere punti preziosi in campo con la solita prestazione rocciosa dei suoi. Al Dall’Ara il clima è tornato disteso e i tifosi restano ottimisti sulla possibilità di scalare una classifica ora non più così drammatica, soprattutto se si considera i ritmi piuttosto blandi con cui si muovono le rivali, Empoli in primis.
Una parola anche sulla sconfitta del Frosinone, che contro il Torino si vede sfuggire di mano un risultato potenzialmente pesantissimo. I ciociari, in realtà, restano lì, con una serie di buoni risultati la salvezza sarebbe a portata di mano, ma alla squadra di Baroni manca quel salto in più che farebbe la differenza. Peccato, perché la squadra ci sta mettendo impegno, andando anche oltre gli evidenti limiti tecnici, come dimostrato dall’ottimo primo tempo contro i granata. Serve più praticità, perché altrimenti la rimonta rischia di rimanere un’eterna promessa.