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Inter, fra tanti dubbi la certezza è Lautaro Martínez

Foto: Twitter @Inter

Più che la prestazione, servivano i tre punti ieri pomeriggio contro la SPAL e tre punti sono arrivati. L’Inter doveva rispondere dopo il passo falso di Cagliari, con conseguente sorpasso subito per mano del Milan la scorsa settimana, e dopo il momentaneo +4 dei rossoneri, vittoriosi sabato sera al Bentegodi contro il Chievo. Il derby è ormai alle porte e la squadra di Spalletti ha già perso troppo terreno per permettersi ulteriori passi falsi. La vittoria contro la SPAL consente perlomeno ai nerazzurri di arrivare all’atteso appuntamento con una sola lunghezza di ritardo nei confronti dei cugini. Tradotto: una vittoria nel derby significherebbe contro-sorpasso. E scusate se è poco.

Giovedì il ritorno degli ottavi di Europa League contro l’Eintracht, domenica i cugini. San Siro sarà lo scenario della settimana più importante della stagione nerazzurra, che quantomeno è cominciata sotto buoni auspici. La vittoria ritrovata in campionato e i sorrisi del post gara mascherano però l’enorme fatica fatta dall’Inter per avere la meglio di una SPAL coriacea, anche se mai pericolosa dalle parti di capitan Handanović. Eppure, i tifosi nerazzurri sanno bene che queste sono le partite più difficili, quelle in cui lasci per strada due punti o che, peggio, perdi per l’unico tiro in porta della squadra avversaria. In questo senso, il gol di Politano dev’essere stato una liberazione per Spalletti e per il popolo nerazzurro, mentre il raddoppio di Gagliardini avrà dato sicuramente il via libera a numerosi sospiri di sollievo sugli spalti di San Siro.

Ma questa Inter è pronta per andare avanti in Europa e per battere un Milan che, inevitabilmente, arriverà all’appuntamento del derby con i favori del pronostico, oltre che in uno stato di forma maggiore? Al momento sembra di no, perché se la difesa sembra aver ritrovato la sua consueta solidità, dal centrocampo in su fioccano i dubbi.

CASO ICARDI – Ormai l’appuntamento domenicale di Tiki Taka con Wanda Nara è atteso quasi quanto l’Angelus in piazza San Pietro. Ieri in tv la procuratrice e compagna di Mauro Icardi ha lanciato segnali positivi: si lavora per la pace, l’Inter è la loro famiglia e in questi ultimi giorni dice di aver sentito più Marotta che Maurito. Bene, diano seguito alle parole con i fatti. Si è perso già troppo tempo, conviene a tutti che si trovi un accordo, una tregua che consenta almeno di arrivare a giugno senza troppi scossoni. Soprattutto ora che a Spalletti servirebbe il suo vecchio bomber: giovedì contro l’Eintracht non ci sarà Lautaro perché squalificato, senza dimenticare che il Milan è una delle vittime preferite di Maurito, che, tra l’altro, ha deciso il derby d’andata.

GLI INFORTUNI – Dopo Nainggolan e Perišić (col croato che comunque ieri era in panchina), si sono fermati anche Miranda e Brozović. Frattura alle ossa nasali e sublussazione del setto per il brasiliano, risentimento ai flessori della coscia destra per il croato. Lo staff medico proverà a fare i miracoli per rimettere tutti in sesto già per giovedì, ma Spalletti ieri si è detto pessimista, quantomeno in merito al recupero degli ultimi due acciaccati. Su Nainggolan e Perišić ci sono maggiori speranze, ma è evidente che il tecnico dei nerazzurri dovrà pensare a un’alternativa tattica, visto che verrà a mancare un giocatore come Brozović, diventato in questa stagione insostituibile per il gioco dell’Inter. Discorso a parte per Keita Baldé, che sembra aver smaltito il rispettivo infortunio: ieri stava per entrare in campo per sbloccare la gara, poi ci ha pensato Politano, così Spalletti ha saggiamente deciso di evitare di rischiarlo. Anche perché l’ex Monaco molto probabilmente sarà titolare giovedì in EL al centro dell’attacco, al posto dello squalificato Lautaro.

IL TORO C’È – A proposito di Lautaro, in queste settimane di casini generati dal caso Icardi, la nota positiva è lui. Migliore in campo a Cagliari, nonostante la sconfitta, migliore in campo ieri contro la SPAL, nonostante non abbia segnato. O meglio, nel primo tempo un gol l’ha fatto, ma Calvarese ha annullato giustamente per un tocco di mani; resta però pregevole l’azione del Toro, che è stato fra i più pericolosi dalle parti di Viviano e che è apparso molto reattivo, veloce nel dribbling e nelle giocate e sempre più a suo agio nel ruolo di punta centrale. Peccato per l’Inter che non ci sarà in Europa League, ma potrà ricaricare le pile in vista del derby. In questo momento della stagione, in mezzo ai soliti problemi tipicamente da Inter, c’è una certezza per Luciano Spalletti e, probabilmente, anche per il futuro del club nerazzurro.