Al via domani la 71/a edizione della Viareggio Cup
Ci siamo. La Viareggio Cup 2019 prenderà inizio domani con la gara inaugurale, che si giocherà allo stadio Picco di La Spezia tra Inter e Sporting Braga. Un luogo insolito, vista l’inagibilità dello stadio dei Pini, storico teatro delle partite più importanti della Coppa Carnevale. Anche quest’anno le quaranta squadre sono divise in due raggruppamenti, composti da cinque gironi ciascuno. Le prime cinque classificate e le tre migliori seconde di ciascuno dei due gruppi si qualificano di diritto agli ottavi finale.
Come sempre folta la rappresentanza italiana. Sono ventiquattro le squadre “di casa”, di cui però solamente sette (Inter, Fiorentina, Torino, Empoli, Sassuolo, Cagliari e Genoa) partecipano al Campionato Primavera 1. Tra le sedici straniere spiccano i nomi di Bruges, Athletico Paranaense, Krasnodar, Sporting Braga e Dukla Praga. Quest’ultima, ad esempio, è la squadra straniera più vincente (sei edizioni, di cui l’ultima nel 1980).
La 71/a edizione della Viareggio Cup, come da tradizione, verrà aperta dal discorso di giuramento di un calciatore professionista. Stavolta sarà il turno dell’attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella. Ecco il testo che leggerà il calciatore blucerchiato: “A tutti i partecipanti, atleti, dirigenti, tecnici, giornalisti, agli appassionati di calcio e di questa storica competizione internazionale, alle città e ai popoli che essi rappresentano, rivolgo il saluto cordiale degli organizzatori, delle autorità, degli sportivi e della cittadinanza di Viareggio. Nel nome dello sport che pratichiamo con passione e ci impegniamo a onorare con agonismo, lealtà e correttezza, consci che esso debba rappresentare, oltre ad una palestra di sane e nobili virtù, anche un ponte ideale gettato alla nostra volontà di giovani liberi, desiderosi di conoscersi, confrontarsi e comprendersi, dichiaro aperto il 71° Torneo Mondiale di Calcio ed esprimo l’augurio che, nel segno della cavalleria sportiva e del rispetto delle regole, la vittoria premi coloro che più degli altri, con dignità e onore, l’avranno meritata sul campo”