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La realizzazione di Armando Izzo dietro al record difensivo del Torino

Domenica scorsa, nella vittoria contro il Chievo, Salvatore Sirigu ha chiuso la sesta partita consecutiva senza subire gol e, con 577 minuti di imbattibilità, è ora uomo da record per il Torino. Complici del portiere ex Palermo, ovviamente, ci sono tutti i granata, ma in particolare il terzetto difensivo. Fra questi spicca il nome di Armando Izzo, inatteso protagonista del reparto arretrato di Mazzarri in questa Serie A.

Il suo acquisto in estate dal Genoa era stato accolto con perplessità dai tifosi granata. Solo qualche mese fa, infatti, 8 milioni di euro parevano un’esagerazione. Inoltre, alcuni ricorderanno che in quei giorni Torino attendeva l’arrivo di Cristiano Ronaldo e, quando sbarcò Izzo, qualcuno lo confuse con il portoghese, contribuendo all’ilarità attorno al napoletano. Oggi, però, lo stesso Armando non si nasconde: «Sono uno degli investimenti riusciti del nostro Presidente Urbano Cairo».

A inizio stagione, Izzo si è ritrovato in una difesa in cui si leggevano i nomi di Nkoulou, Moretti e Lyanco. La qualità indiscussa del primo, l’esperienza da capitano del secondo e le speranze riposte nel terzo ponevano Armando in una potenziale situazione complicata. A qualche mese di distanza, però, è proprio Izzo ad avere un posto inamovibile nello scacchiere del Torino. Come ha fatto? Con la fondamentale fiducia di Mazzarri e, poi, con l’altissimo rendimento, testimoniato anche dal record di imbattibilità.

Proprio Walter Mazzarri è risultato decisivo nella realizzazione del difensore napoletano. La difesa a 3 del tecnico toscano rappresenta il disegno perfetto per Izzo, che sul centro-sinistra sta riuscendo a dimostrare tutto il proprio potenziale. Non è un caso che l’ultima partita in cui i granata hanno subito gol sia stata quella persa 3-2 contro la Roma. Dov’era Izzo? Assente per squalifica e il suo tecnico Mazzarri non aveva indugiato a sottolinearlo in conferenza stampa.

Come ho accennato, il connubio fra Izzo e Mazzarri sta permettendo al primo di mettere in mostra al meglio le proprie doti. Armando gode di una grande intelligenza tattica, che ben si sposa con le richieste di ordine del mister ex Inter. Il numero 5 del Toro, inoltre, ha la qualità per marcare, ma anche per anticipare l’avversario, per andare in velocità, ma anche per saltare sulle palle alte. Proprio la sua agilità e il tempismo gli hanno permesso di segnare già 3 gol nel campionato in corso: record personale e sigillo sull’amore con tutto lo Stadio Olimpico Grande Torino.

A 27 anni appena compiuti, Izzo parrebbe anche pronto per avere la propria occasione con la Nazionale. Dopo essere stato convocato in un’occasione da Ventura, anche Mancini non potrà fare a meno di considerarlo fra i papabili difensori centrali dell’Italia. Il debutto con la maglia azzurra potrebbe essere il giusto premio, anche se, visti i netti miglioramenti di quest’anno, non mi meraviglierei se Armando accumulasse ulteriori progressi nel prosieguo della sua carriera. Nel mentre, il Torino e i suoi tifosi possono continuare a godersi la grinta, la determinazione e le qualità del proprio numero 5, sicurezza indispensabile per lottare per l’Europa fino al termine della stagione.