Tra il 22 e il 24 febbraio, in quel di Sochi (Russia) si è disputata la tappa conclusiva della Coppa del Mondo di slittino 2018/2019. Tra le donne e nel doppio le cose sono andate come tutti quanti si aspettavano. La tedesca Natalie Geisenberger ha vinto la sua gara e così ha blindato la sua settima sfera di cristallo consecutiva, concretizzando ancora di più il suo appellativo di Regina. I suoi connazionali Eggert e Benecken, con il secondo posto di Sochi, si portano a casa la terza Coppa del Mondo consecutiva, la quarta complessiva, pareggiando i conti con i connazionali Wendl e Arlt.
Tra gli uomini, la sorpresa. Il tedesco Johannes Ludwig si mangia il vantaggio iniziale, piazzandosi solo dodicesimo a Sochi, lasciando campo libero al russo Seman Pavlichenko che imponendosi sia nella gara classica che nella sprint in mezzo al tripudio dei suoi connazionali ha conquistato la sua prima Coppa del Mondo in carriera.
E la Coppa del Mondo degli italiani? Complessivamente, la squadra azzurra si merita un 7,5, vale a dire un voto buono che celebra in maniera adeguata il lavoro compiuto dal CT Armin Zöggeler e dal suo staff ma che non è troppo eccellente.
In campo maschile, infatti, sono arrivati i podi. Complessivamente tre, tutti con Dominik Fischnaller che si è piazzato secondo a Innsbruck e a Königsee e terzo proprio a Sochi. Il 26enne di Maranza si è classificato quinto nella classifica di Coppa del Mondo. Un risultato positivo ma che non è certo sufficiente per un atleta dal suo indubbio talento. La continuità di piazzamenti ad altissimo livello rimane ancora un obiettivo da raggiungere per poter conseguire quel salto di qualità ancora tanto atteso. Per quanto riguarda il cugino Kevin, stagione certo non positiva considerati i due soli piazzamenti tra i primi 10, l’ottavo di Innsbruck e il quinto di Calgary.
Tra le donne, si vive un paradosso. Perché dal punto di vista della regolarità, Andrea Vötter è stata di gran lunga la migliore con 7 piazzamenti nelle prime 10 su 12 gare e ben tre podi sfiorati, con i quarti posti di Whistler, Sigulda e Oberhof. Ma a riportare l’Italia al successo femminile, 23 anni dopo Gerda Weissensteiner, è stata Sandra Robatscher. L’altoatesina è stata brava e fortunata a cogliere il jolly ad Altenberg, in una gara fortemente condizionata dalla neve. Ma nel complesso, entrambe le slittiniste hanno dimostrato una netta inversione di tendenza in positivo, che speriamo possa essere confermata nella prossima stagione.
Infine, il doppio. Per gli “storici” Rieder/Rastner, la stagione si è interrotta dopo i Mondiali di Wintenberg a causa di un infortunio che ha colpito Rastner. Fino a quel punto, la coppia aveva collezionato due quinti e due sesti posti come migliori risultati. Vagiti importanti sono arrivati dai giovani Nagler/Mallaier, quinti a Altenberg e Rieder/Kainzwalder, sesti a Sigulda. Anche in questo caso, però, vi è tanto lavoro da fare per poter competere con più regolarità con i migliori del lotto. Un lavoro che, siamo sicuri, porterà a frutti ancora più buoni da gustare per la nostra Nazionale.